Ennesima smentita (purtroppo) per i non sapete chi sono io secondo i quali “la CO2 è il cibo delle piante”, “il rinverdimento del pianeta equivale a una maggior quantità di cibo” e avanti tutta con le emissioni di gas serra.
Un gruppo coordinato da Joseph Craine ha analizzato la concentrazione di azoto, e il suo rapporto con un isotopo, nelle foglie e in anelli tratti dal tronco degli alberi negli ultimi 75-150 anni, conservati in erbari e in centri di ricerca in giro per il mondo.
Su Nature Eco-Evo – lettura gratis, bibliografia impressionante – scrivono che alle varie temperature e livelli di precipitazioni, “l’offerta” naturale di azoto è inversamente proporzionale a quella di CO2 e all’allungamento della stagione della crescita, quindi non soddisfa più la “domanda” della vegetazione:
- Even if atmospheric CO2 is eventually stabilized at low enough levels to mitigate the most serious impacts of climate change, many terrestrial ecosystems will increasingly display signs of too little reactive N as opposed to too much.
Mentre alcuni ecosistemi sono eutrofizzati (e inquinati) dai fertilizzanti azotati, gli altri sono “oligotrofizzati” e producono sempre meno proteine vegetali:
- these declines will limit future terrestrial carbon uptake and increase nutritional stress for herbivores.
Non per i vegani, si cibano di piante coltivate negli ecosistemi eutrofizzati.
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Razzismo pseudo-scientifico, passim
L’American Society of Human Genetics (ASHG) ha preso posizione contro
- il riemergere di gruppi che usano concetti genetici discreditati o distorti per false rivendicazioni di una supremazia bianca. L’ASGH denuncia questo abuso della genetica per alimentare ideologie razziste.
Seguono spiegazioni e bibliografia. In breve: scientificamente, il concetto di “purezza razziale” è privo di senso”. Fate girare, per favore?
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Schadenfreude del martedì
Dall’Ass. Press, h/t radioprozac
- When Washington’s $500 million Museum of the Bible held its grand opening in November 2017, attended by Vice President Mike Pence, there were questions even then about the authenticity of its centerpiece collection of Dead Sea Scrolls.
Il museo è stato finanziato e riempito in gran parte da Stephen Green, il miliardario fondamentalista proprietario della catena Hobby Lobby. Idolo dei teocon suprematisti bianchi repubblicani, aveva vinto, in nome della fede religiosa, un processo al governo Obama, per non pagare alle dipendenti un’assicurazione (obbligatoria da prima) che rimborsava gli anti-concezionali.
- Now the museum has been forced to admit a painful truth: Technical analysis by a team of German scholars has revealed that at least five of the museum’s 16 scroll fragments are apparent forgeries.
Li aveva comprati proprio Green, già condannato l’anno scorso a una multa di 3 milioni per essersi procurato illegalmente oltre “5,500 manufatti e testi biblici” – autentici, ma rubati – e a restituirli ai legittimi proprietari – i musei iracheni principalmente.
Il direttore – credulone o complice? – del museo è Cary Summers, altro imprenditore evangelista di successo, dal quale il Kentucky si è procurato l’esilarante Creation Museum in cambio di $43 milioni di “agevolazioni fiscali” concesse dal governo a maggioranza creazionista.