Occupy ASI

Dopo quattro anni con un “ritorno” di più soldi dall’Agenzia spaziale europea di quanti ne versi l’Italia, appena conclusi gli accordi industriali sui vettori con Francia e Spagna, per non parlare del lancio della spettacolare sonda Bepi Colombo tre settimane fa, il tweet di Roberto Battiston lascia esterrefatti:

  • Oggi il Ministro Bussetti con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dell’incarico di Presidente Asi [Agenzia Spaziale Italiana]. È il primo spoil system di Ente di Ricerca. Grazie […]

“Primo spoil system” per questo governo, prof, gli altri aspettavano che scadesse il mandato. E provvedevano a nominare gli altri membri del Consiglio d’amministrazione, che all’ASI sono scaduti a luglio.

Bussetti (Lega) sostiene che ci sarebbe un vizio di forma nella conferma di Battiston. Se è vero, perché non ha sospeso la nomina in giugno e – in attesa di verifica da parte della Corte dei Conti e dei revisori – non ha nominato gli altri consiglieri di amministrazione?

Il 19 giugno infatti, otto senatori del M5* – Gianluca Castaldi, Gabriele Lanzi, Gianluigi Paragone, Gianni Pietro Girotto, Cristiano Anastasi, Sergio VaccaroMarco Croatti e Sergio Puglia (niente commenti sulla competenza, please) – chiedevano a Bussetti se era al corrente di “circostanze” nelle quali erano “ravvisabili conflitti d’interesse e irregolarità”: dal 2016 l’ASI versava lo stipendio di Battiston all’università di Trento.
(L'”irregolarità” consisterebbe nel non rispetto di una legge entrata in vigore il 25 febbraio, scrivono in otto, e scrivono pure che la chiamata pubblica alle candidatura per la presidenza era del 1 febbraio…)

Al Miur lato Lega, parlano di un controllo su stipendi esagerati, ma nell’interesse di chi? Di solito i dipendenti “in uscita” sono pagati dalla propria università, a Trento come nel resto d’Italia lo stipendio di un prof ordinario sessantenne è sui 135 mila euro lordi/anno. Con pari anzianità, un semplice “dirigente amministrativo” dell’ASI prende 120-125 mila euro.

Al Miur lato M5*, possono far notare che 135 mila sono meno dei 250 mila che rendevano le tre poltrone presidenziali dell’ing. Enrico Saggese, confermato presidente dell’ASI nel 2012 per “autonomina” e costretto a dimettersi nel gennaio 2014 da una brutta storia di tangenti…

Nel 2008 Saggese, legato a Gasparri (quota AN-PdL), aveva preso il posto di Nanni Bignami (Pd) chiamato dal governo Prodi dopo un commissariamento patetico e sostituito pochi mesi dopo dal governo Berlusconi-IV. Oltre alla reputazione e alle finanze dell’agenzia, Battiston aveva risollevato il morale dei suoi ingegneri e ricercatori.

Da quello che so di Battiston, direi che preferisce star lontano dai politici. Comunque era stato nominato dalla ministra Giannini, la ministra Fedeli si è limitata a convocare la commissione di valutazione.

Sì, ho presente l’intreccio Giorgetti, Gualandris, Saggese ecc. Il contratto Lega-M5* regge, insomma </sarc>, ma non faccio in tempo a parlarne nei giornali di popolare network.

Dal Fatto Q.:

  • L’ormai ex presidente Asi nelle prossime ore presenterà ricorso d’urgenza al Tar, che a questo punto potrebbe sospendere la revoca odierna senza entrare nel merito e prendersi il tempo necessario per decidere. 

10 commenti

    1. Cosa ci dici mai, Paolo C., oltre a pagare le spese il recidivo deve pure scontare gli 8 mesi di carcere di una condanna precedente.

  1. Chissà che non cia sia politica ma affari dietro la defenestrazione di Battiston, i soldi degli appalti dell’ASI potrebbero fare gola a qualcuno.

  2. @ Riccardo Reitano
    Chissà che non cia sia politica ma affari dietro la defenestrazione di Battiston, i soldi degli appalti dell’ASI potrebbero fare gola a qualcuno
    Be’… a voler essere rigorosi, gli affari e la politica sono strettamente intrecciati. Se ci sono affari c’e’ anche politica.
    Se pero’ intendevi a una motivazione prevalentemente economica anziche’ a una motivazione piu’ ideologica (magari cospirazionista e/o anti-scientifica), probabilmente hai indovinato: da quel che leggo nei giornali, la rimozione di Battiston sarebbe stata decisa dalla sola Lega (tendenzialmente piu’ pragmatica e molto piu’ efficace nell’occupare capillarmente posizioni di rilevanza economica) con conseguente irritazione dei 5 Stelle.
    E il cospirazionista (e sottosegretario al Ministero dell’Interno) Carlo Sibilia, che avrei visto bene come “mandante” se la motivazione fosse stata cospirazionista, e’ un deputato 5 Stelle, non della Lega.
    Poi… magari capiremo meglio quando vedremo chi intendono nominare al posto di Battiston.

  3. E.K.Hornbeck
    si, intendevo dire una motivazione meno ideologica e più economica. Non conosco i bilanci ma ad occhio l’ASI spende una barca di soldi in commesse ad aziende esterne, soldi che potrebbero far gola a qualcuno. Solo illazioni mie, forse sono io ad essere troppo legato al “segui i soldi”, però …

  4. @ Riccardo Reitano
    forse sono io ad essere troppo legato al “segui i soldi”, però …
    Forse a pensar male si commette peccato, pero’…

  5. Ormai è una partita persa per Battiston, l’ASI ha un budget di 1.4 miliardi di euro nell’esercizio 2018, che la lega vede come un posto di potere per influenzare dinamiche economiche e politiche del nord italia, oltre a far favori agli amici degli amici, e ad assumere personale amico degli amici, e a cascata il solito scambio di favori.
    Purtroppo, se le scelte scientifiche sono indirizzate da un interesse politico, i risultati ne risentono.
    Penso che il modo migliore di Battiston per fare il bene della ricerca scientifica italiana nei prossimi anni dovrebbe essere di controllare, e rendere pubbliche, le scelte deleterie che verranno fatte all’Agenzia Spaziale Italiana (come avvenne anni fa, con sperperi milionari): sarebbe il modo migliore per sfruttare il poco tempo libero che avrà nella ricerca in Italia o all’estero; per come è iniziata la storia, e per come gestisce in modo oculato e sintetico i social networks, sarebbe utile alla ricerca italiana anche al di fuori dell’agenzia.

I commenti sono chiusi.