Elisabeth for President contro Chairman Cao

In mezzo alla documentazione su come la Cina “rieduca” minoranze etniche sgradite, fuori dalla “comunità scientifica” di Twitter rischia di passare inosservata quella sul Grande Educatore raccolta su PubPeer dalla squadra di nettascienza capeggiata da Elisabeth Bik, assistita da Smut Clyde e altri volontari a partire da maggio.
Prima di pensare “i soliti cinesi”, per favore leggete il resto.

Con la diplomazia che lo caratterizza, Leonid Schneider riassume “l’agiografia ufficiale” dell’immuno-oncologo

  • Xuetao Cao, ex Presidente dell’Accademia cinese delle scienze mediche e ora Presidente dell’integrità della ricerca nazionale.

Dopo una tesi di master sui miracoli della medicina tradizionale cinese (1) trasformata in tesi di dottorato per indubbia eccellenza, a 28 anni Cao diventa il più giovane professore di medicina del paese. A 40, vice presidente della Seconda università medica militare a Shanghai; l’anno dopo membro dell’Accademia cinese di ingegneria – quella di medicina ne fa parte – e il generale più giovane dell’esercito cinese. Il suo genio viene riconosciuto da accademie in USA, Germania e Francia,

Due anni fa il presidente Xi ha dichiarato la guerra alle frodi scientifiche e le sanzioni stanno diventando più severe. Ma in precedenza aveva proclamato il dovere, per i veri patrioti, di diffondere nel mondo i miracoli della medicina tradizionale cinese. La settimana scorsa a Pechino quindi, il presidente dell’università di Nankai

  • Chairman Cao parlava alle masse dal podio della Grande Sala del Popolo, solitamente riservata ai raduni organizzati dal Partito comunista. Il tema dell’intervento era l’integrità della ricerca. 

L’evento era trasmesso in streaming in tutte le università del paese. Studenti e docenti avevano ricevuto l’ordine di assisterci e per verificare se avevano ubbidito, ciascuno di loro

  • doveva compilare un modulo […] e riferire quanto aveva imparato 

dal più alto pulpito dello Stato. Proprio quel giorno su PubPeer saltavano fuori altre pubblicazioni nelle quali

  • tutto il falsificabile è stato falsificato. Immagini di microscopia, Western blot a gogo ovviamente, ma anche un sacco di citometria a flusso.

Informate da Elisabeth Bik, finora le riviste (occidentali) non hanno risposto o hanno rifiutato di verificare.

Prima che la censura facesse in tempo a intervenire, i whistle-blower cinesi – che rischiano molto di più di una querela – hanno continuato a diffondere on-line esempi della creatività di Chairman Cao. Ieri la stampa di regime ha espresso i primi dubbi sull’integrità scientifica del responsabile per l’integrità scientifica nazionale. Su PubPeer, i co-autori hanno dato chiarimenti e annunciato altre correzioni sulle riviste.

A Elisabeth “Chairwoman of research integrity” Bik, Chairman Cao ha addirittura risposto di persona che sta verificando se per caso i suoi collaboratori abbiano commesso errori ed egli stesso abbia mancato ai propri doveri:

  • I feel therefore very heavy-hearted and tremendously sorry, to my current and former students, my staff and colleagues, my peers, and the larger community. I most sincerely apologize for any oversight on my part and any inconvenience it might have caused. I’ll use this as an invaluable learning opportunity to do better not only in advancing science, but also in safeguarding the accuracy and integrity of science. 

Forse non potrà sfruttare quell’opportunità perché le autorità cinesi non solo hanno tolto la museruola ai giornalisti, ma ieri hanno annunciato provvedimenti.

In Italia, al posto delle scuse arrivano querele.
Se va bene, un’università risponde che aprirà un’indagine e ne pubblicherà i risultati. Sappiamo tutti che non li pubblicherà. Se insistiamo, i sottoposti si proclameranno solidali con i baroni “attaccati” da cronisti e contribuenti, il vulgum pecus non avendo alcun diritto di opinione.

In Cina invece, l’Accademia cinese di ingegneria ha confermato a un quotidiano di aver aperto una propria indagine, e un articolo del China Daily – il giornale del Partito in lingua inglese – riporta la notizia e l’autocritica in extenso di Chairman Cao.
Nature aveva ritirato il premio assegnato a Carlos Lopez-Otin poco dopo che le sue manipolazioni erano state riferite da For better science, nonostante l’opposizione di gran parte della comunità scientifica spagnola. Lo farà di nuovo? Aspetterà l’esito delle indagini dell’Accademia? O la caduta in disgrazia di Cao?

Il gruppo Springer-Nature pubblica ogni settimana centinaia di pagine pubblicitarie pagate da università cinesi, e ogni mese un centinaio di riviste, appartenenti ad accademie cinesi, che cantano le lodi del presidente Xi e delle discipline che ne seguono le direttive.

Nota 1
In una contraffazione della rivista Nature, il neo dottorato Cao affermava di aver guarito metastasi nei topi con [l’energia vitale] Qi emessa da un maestro di ginnastica Qi gong, scrive Leonid,

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Due numeri di telefono 
Entrambi per supplire alla latitanza dello Stato, il primo penso che lo conosciate già:

  • 45500 fino al 30 novembre se volete aiutare i volontari della Protezione civile a recuperare il patrimonio culturale veneziano;
  • 45511 fino al 24 novembre se volete aiutare quelli di Action Aid a contrastare l’abbandono scolastico in Mozambico, ma anche a Bari, Milano (sigh…), Palermo e Reggio Calabria.

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Climategate 10 anni dopo
Da un mio “sondaggio” sabato al Museo di storia naturale, in Italia sembra passato inosservato anche fra il pubblico interessato alla disinformazione scientifica. Se può servire, oltre al documentario della BBC,

Semmai aggiungo altre fonti. Sono abbastanza d’accordo con Gavin Schmidt, politicamente il finto scandalo è stato ininfluente. Trump e gomblottisti a parte, la discussione si è spostata sulle soluzioni.