Lo ha scritto una donna, guarda caso. All’unanimità di chi ne ha bisogno, i dati più affidabili e aggiornati sulla progressione della Covid-19 si trovano sul sito della Johns Hopkins. Così tutti possono sapere che a Taiwan da gennaio a oggi ci sono stati 376 contagi, 6 decessi, 57 guarigioni e che la curva sta declinando velocemente da metà marzo.
Chi vuol capire come mai ed evitare altri errori, può leggere le misure applicate in tutta l’isola e gli aggiornamenti sul sito dei CDC taiwanesi (colonna di sinistra). Se qualcuno ha osato farlo, non osa dirlo e l’unico paese che ha meglio contenuto l’epidemia sarebbe la Corea del Sud. Strano, da gennaio a oggi i contagi confermati sono 10.331, i decessi 192, le guarigioni 6.694 e i casi “attivi” 3.445.
Taiwan ha 32,8 milioni di abitanti, la Corea del Sud 51,2.
Per chi vuol sapere come sono raccolti e curati i dati (info tecniche e geopolitiche nell’articolo del Lancet), su Science c’è un’intervista di Jocelyn Kaiser all’ideatrice e coordinatrice,
- Lauren Gardner, co-direttrice dello Hopkins’s Center for Systems Science and Engineering, il cui lavoro precedente riguardava la modellizzazione spaziale di epidemie di morbillo e il virus Zika.
Un suo studente cinese, Ensheng Dong, era “personalmente interessato”, in “poche ore” hanno costruito insieme il dashboard (barra? tableau de bord in francese), e il 22 gennaio un tweet ha avviato un volontariato internazionale.
Per un mese, c’era scritto “Taiwan”, poi “Taipei e dintorni”, il nome ingannevole usato dall’Organizzazione mondiale della sanità, come da ordini del governo cinese. Il 10 marzo l’università comunicava che il nome dell’isola sarebbe rimasto quello della capitale e dintorni. L’indomani Lauren Gardner decideva di chiamarla “Taiwan*” e così si chiama tuttora. L’asterisco rimanda a
- I nomi dei luoghi corrispondono alle designazioni ufficiali usate dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, per Taiwan incluso.
Nell’intervista, Lauren Gardner non commenta, invece accenna ad altri incidenti geografici. Immagino che l’università abbia avuto gli stessi problemi incontrati ai tempi della Sars. Anche allora aveva tanti studenti cinesi, subivano pressioni dai connazionali incaricati di sorvegliarli e rischiavano ritorsioni.
La collaborazione di volontari in 184 paesi crea spesso una divergenza tra i dati della Johns Hopkins e quelli ufficiali mandati all’Oms. In Italia penso che collaborino in molti perché i dati di Epicentro sono sempre inferiori.
Per rinfrancar lo spirito tra un virus e l’altro:
https://cinemambiente.it/cinemambiente-a-casa-tua/
saluti
Ha ragione, maresciallo Stefano, è un bel programma, perché non lo suggerisce anche da Climalteranti?
In cambio, c’è una cosa che forse le piacerà
http://www.columbia.edu/~jeh1/SophiePlanet/Planet.Pref+Chap1.2020.04.06_confidential.pdf
Il documentario visibile in questi giorni illustra un punto di vista sull’acquacoltura inquietante,
Meno male che ci pensa “La Stampa”
https://www.lastampa.it/tuttogreen/2020/04/08/news/acquacoltura-l-alternativa-sostenibile-al-sovrasfruttamento-ittico-1.38673473
che segnala una “guida” proposta da un produttore di mangimi per l’acquacoltura; mai fonte fu più autorevole e priva di conflitto di interessi (sig).
vado a leggere il link proposto, vediamo se mi tira su il morale. Grazie
Sorry il programma che parlava dell’acquacoltura era questo:
https://www.raiplay.it/video/2020/04/Indovina-chi-viene-a-cena—Cosa-mangeremo-4f6680e9-7652-4f05-9927-9de6ee2fbcd5.html
l’isolamento inizia a produrre strani effetti…
Sapesse cosa combino io, ogni volta che rileggo un mio post ho bisogno della fiala con i sali…
vediamo se mi tira su il morale.
Be’, se non le vien da ridere per la storia delle sorelle e dell’appendicite, le tolgo il saluto!
Hansen è davvero mitico: attribuire i nostri difetti a improbabili traumi infantili potrebbe rivelarsi un nuovo filone pseudoscientifico davvero divertente.
Chissà cosa avrà subito l’attuale Potus da piccolo… e come sarà quel bimbo da grande?
https://www.ilpost.it/2016/03/24/faccia-capelli-trump/donald-trump-63/
Dunque a Taiwan non hanno spostato malati di covid nelle case di cura per anziani, non hanno lasciato il personale degli ospedali impreparati, e hanno chiesto ad ogni persona anche solo sospetta (e non semplicemente positiva ad un tampone 3 o 4 giorni dopo essersi presentato nella sala di attesa di un ospedale con febbre e difficoltà respiratorie – quelle magari le ricoveravano al volo) di stare in quarantena subito.
E a differenza nostra, dove in quarantena magari ci stai, ma a far la spesa va chi vive con te, che la quarantena è solo tua, là ti portano anche di che sopravvivere, così nessuno dei conviventi deve uscire…
Non ho più domande sulla strana diffusione nel nord italia del virus. Ormai il perché è chiaro persino ai procarioti, ora tutti tesi a dimostrare che il merito è di qualcun altro…
In Nuova Zelanda sono stati ancora più efficaci che a Taiwan, Cimpy, certi governanti imparano presto. Dal 28 febbraio a oggi:
Confirmed: 1.210
Deaths: 1 (una signora >70 con co-morbidità)
Recovered: 282
Active: 927
La quarantena per i sospetti è iniziata il 29 febbraio, il lock-down tre settimane dopo.
Tieni duro, O. S.-per lo meno io e te non si era al Trivulzio ma, a prescindere, potremmo anche cavarcela. Persino a prescindere dal fatto che lassù, dove decidono con un timbro e col cervello spento (salvo piani geniali per risollevare i conti dell’INPS, come pure il richiamo dei medici pensionati in ospedale per l’emergenza covid in Lombardia – non fosse bastata l’introduzione di sintomatici nelle RSA – sembrava suggerire*) della vita e della morte dei non parenti loro, abbiano imparato qualcosa o meno.
Anzi, almeno stavolta la statistica qualche chance ce la dà, altro che tentare la Sisal…
*
A tal proposito Sala ricorda che la sanità è in mano alla Regione, mica a lui.
Prima che dall’indagine venga fuori che pure lui, che non diceva e non dice dove stavano i contagiati e i morti di Milano sia costretto ad ammettere che sapeva benissimo che non erano “a Baggio” o “a S Siro” o “in Duomo” ma nelle case di cura per anziani da cui, dagli ospedali, sono stati mandati per ordine di ogni dirigente, dall’ospedale in su fino alla Regione passando anche da lui che, esattamente come Eichmann, non aveva fatto altro che recepire e trasmettere, al limite facendo uscire dagli ospedali i pazienti in orario (entro quelle famose 72 ore…)
Boutade, ca va sans dire. Spero sia concessa anche senza essere parlamentari – che quelli, si sa, possono pure darti della capra e invitarti ad andare a Codogno mentre è zona rossa. Tu, se dici che ti è seblato di vedele un gatto, magari ti mettono dentro… Del caso, dai la colpa a me.
😉
Cimpy, arrabbiati pure con tutti i Sala che vuoi, ma dai dirigenti degli ospedali in su, in Lombardia nessuno si chiama Sala.
A parte questo, il Sala sindaco di Milano sa che rispetto all’anno scorso i decessi sono aumentati in vari luoghi della città perché i certificati vengono trasmessi all’anagrafe. Le cause non sono indicate, ma può chiederle alla Regione come hanno fatto i sindaci della Bergamasca 3 settimane fa.
Che io sappia, nessuno ha risposto.
In effetti, pare che i sindaci non sappiano. Almeno, alcuni. Altri sì, però chissà, magari pure i pochi checdei dati li hanno, non sanno davvero da dove vengono.
Quindi magari il sindaco di una città può non sapere che i morti sono in maggioranza nelle case di riposo.
Poi, anche glielo avessero detto, può non sapere che il covid lì è arrivato dagli ospedali per far posto.
Poi, può pure pensare che sia normale: la mortalità è alta fra gli anziani
Poi, comunque lo ordinava (prima. Adesso lo chiedeva, previo accertamento locale delle possibilità. Anzi, nemneno lo chiedeva davvero, lo ipotizzava) un potere superiore (mi pare fosse quello che adesso chiede di indagare).
“Diversi sindaci però la domanda se la pongono e forniscono autonomamente i dati in loro possesso ai propri cittadini e alla stampa”
https://www.radiopopolare.it/milano-bergamo-brescia-e-i-numeri-sottostimati-del-coronavirus/
Sparisco
Lo so, Cimpy, la prima o una delle prime denunce erano arrivata a radiopop.
I sindaci attribuiscono all’epidemia l’aumento decessi nelle RSA rispetto a marzo 2019 e chiedono i dati. Ma la Regione li rimanda alle ATS che si defilano.
Il problema è che le ATS devono segnalare i “decessi di positivi a covid-19” ma nelle RSA non c’erano né i tamponi né il personale in grado di farli.
La delibera dell’8 marzo della regione lombardia con tanto di allegato 2 (dove si dice chiaro che, per liberare posti in ospedale, si devono inviare i malati di covid in giro per tutte le strutture, ricoveri per anziani compresi -ma non solo) è ancora online
I presenti, che hanno preso questa decisione e che adesso, salvo leggi speciali ad hoc per salvarli, come minimo qualche spiegazione ben dovranno darla a qualche magistrato (si parla di una strage. Sarà colposa, ovvio, ma sempre di penale si tratta) sono elencati in prima pagina.
E sono (il maiuscolo è nel doc, in fondo, i controllori del numero legale e altri aspetti burocratici. Magari loro potrebbero solo risultare omertosi) :
Presidente ATTILIO FONTANA
Assessori regionali FABRIZIO SALA
Vice Presidente GIULIO GALLERA
STEFANO BOLOGNINI
STEFANO BRUNO GALLI
MARTINA CAMBIAGHI
LARA MAGONI
DAVIDE CARLO CAPARINI
ALESSANDRO MATTINZOLI
RAFFAELE CATTANEO
SILVIA PIANI
RICCARDO DE CORATO
FABIO ROLFI
MELANIA DE NICHILO RIZZOLI
MASSIMO SERTORI
PIETRO FORONI
CLAUDIA MARIA TERZI
Con l’assistenza del Segretario Fabrizio De Vecchi
Su proposta dell’Assessore Giulio Gallera
Si esprime parere di regolarità amministrativa ai sensi dell’art.4, comma 1, l.r. n.17/2014:
Il Direttore Generale Luigi Cajazzo
I Dirigenti Marco Salmoiraghi
Aida Andreassi
Maria Gramegna
Giovanni Claudio Rozzoni
Infatti ci sono molti esposti in prefettura e in procura, speriamo che gli elettori si ricordino anche la proposta di legge.
Gli esposti non riguardano tanto la decisione in sé, penso, al Sacco hanno liberato un padiglione in febbraio trasferendo altrove pazienti con malattie infettive, senza causare una strage. E’ che questi si son ben guardati di organizzare e pagare la trasformazione in reparti speciali di strutture distanti da quelle dove stanno gli anziani, con personale, strumenti, protezione speciale.
E sono gli stessi che vogliono la ripresa martedì prossimo, prima che i gli ispettori delle ATS possano controllare se ci sono le misure di sicurezza sul posto di lavoro. Ci vuol coraggio per scelte tremende in mezzo a incertezze tremende, ma certi politici hanno già dimostrato di essere vigliacchi (eufemismo).
Cimpy, Ocasapiens:
placate dunque il giacobino processo che state imbastendo, suvvia! 😉
La mia opinione dei politici e del sottostante strato di persone da essi cooptate solo per appartenza e mai per competenza (anche se questo è forse più stile nazionale che partitico), è pari a zero. Quella della maggioranza vigente in Lombardia, meno di zero.
Ma non trovo elegante l’esercitare la rozza arte del Senno di Poi per elevare accuse che in parte cospicua sembrano riguardare non già (o non solo) deliberate scelte di cretini bensì errori commessi in battaglia davanti a crescite esponenziali dell’aggressione (con raddoppio ogni 60 ore da 20 febbraio circa a 10 marzo). Io nutro elevatissima opinione di me stesso ma ciò non mi impedisce di escludere che forse chissà persino io avrei potuto commettere gravi errori.
Credo che i disastri siano accaduti essenzialmente a causa della mancanza di un piano di Prima Risposta, quindi, se proprio adesso, con tutte le grane che ci aspettano, vi preme trovare dei colpevoli, considerate se per caso essi non vadano cercati tra coloro che non hanno favorito la preparazione della risposta, a differenza che nell’amata Taiwan. Con calma poi sapremo anche cosa è accaduto nel Bronx, in Ile de France, e forse persino a Wuhan, dove quello stesso piano pure mancava….
P. Magrassi,
Certo, e tutti fanno errori – son campionessa europea. Mentre alcuni li riconoscono, questi ripetono “Le abbiamo azzeccate tutte” e i loro elettori cercano di convincerne anche me – Cimpy non so.
Dovrei esser grata a Gallera et al. invece. In Lombardia siamo fin troppo longevi tant’è che quei vecchi son morti d’altro e comunque ne uccide di più l’influenza (questa mi dà sui nervi da febbraio).
Se per età fosse tra quelli da spedire dritti nella fossa, vorrei vedere lei porgere l’altra guancia…
Ocasapiens:
Io non so se il caso lombardo abbia qualcosa di speciale (di sicuro, la magnitudo dell’assalto esponenziale sul sistema ospedaliero in una geografia ristretta, che sembra abbia prodotto un parziale ‘scarico’ sulle RSA), ma tutti sanno che le residenze comunitarie sono le più esposte in queste circostanze.
E infatti potete leggere sul Guardian della situazione residenze per anziani “da Madrid a New York”, Germania compresa: https://bit.ly/2RqRjAi.
O dare un’occhiata a cosa succede nel civilissimo Canada (https://bit.ly/3c6O4G1 o https://bit.ly/2VmDQe7).
O in Francia, dove UN TERZO dei tanti morti Covid sono nelle residenze per anziani: https://bit.ly/34sKEei, https://bit.ly/2XsEB8e.
Io non personalizzo mai. Poiché mi ci trascina, preciso di avere 2 parenti dico due in residenze siffatte, una in RSA e uno in comunità per Down, entrambi in Lombardia. E’ pertanto evidente che non parlo in funzione dei casi miei, dei quali mi sto occupando cercando di aiutare.
Sprovincializziamo: poi magari se ne riparla, dopo la fine del periodo peggiore e non adesso come la Cronaca Nera e gli avvocaticchi, per vedere se in Lombardia abbia giocato una speciale malvagità.
P. Magrassi,
mi dispiace, dev’essere un brutto periodo anche per lei.
Nel post di oggi ho scritto che le RSA sono state abbandonate in molte parti del mondo. La differenza è che qui si vantano di aver gestito bene il “flusso”, di aver mandato i ricoverati con covid-19 non grave nelle RSA e gli ospiti delle RSA in ospedali contagiati per visite o interventi. Senza alcuna misura di protezione, nelle RSA non ci sono ancora oggi.
Se stiamo tutti zitti non arriveranno mai. Lei preferisce non parlarne e posso immaginare le sue ragioni, ma continuerò a protestare anche per conto dei suoi parenti.
“Cronaca nera” mi sembra il termine giusto: le inchieste sono cominciate a fine febbraio e le fanno fatte colleghi molto bravi con l’aiuto di medici, infermieri e dei sindaci quando hanno cominciato a ricevere gli avvisi.
“Avvocaticchi” no, sono i volontari di questa Ong.
Ocasapiens
“Le RSA sono state abbandonate” è una lettura sbilenca.
Sotto l’attacco esponenziale avvenuto senza preparazione adeguata, “sono stati abbandonati” anche gli ospedali, il personale medico e, soprattutto, quasi tutti i contatti delle persone infette. E sono tutti casi , sul piano dell’effetto complessivo e financo del numero dei morti, di quello RSA.
Sembra essere successo tutto in quasi tutti i paesi del mondo. Mi pare che in Francia, per dire, stia succedendo la stessa cosa alle ‘RSA’, senza Gallera, senza lo zombie Fontana, senza la Compagnia delle Opere e senza il famoso familismo italiota.
Allora? O dimostriamo che c’è una specialità lombarda (= più morti che nel resto del mondo, a causa della strage delle RSA), o stiamo facendo fuffa. (Il fatto che io [ancora?] non veda la specialità lombarda non dimostra che essa non ci sia. Ma non lo dimostra neppure il suo post del 10 aprile. Lei fa i post che vuole e li fa sempre bene, ma io la vedo “sprecata” a occuparsi di Nera, ecco).
Le ricordo, poi, che in tutto il mondo, eccettuata GB qualche rarissima volta, i politici di qualunque colorazione non ammettono mai l’errore, e che “uno statista è un politico defunto da almeno 20 anni” [cit.]
🙂
P. Magrassi,
“sono stati abbandonati” anche gli ospedali
Sì e no. Il pronto soccorso di Codogno è stato chiuso subito, il Sacco ha liberato un intero edificio e lo ha trasformato in reparto specializzato in tre giorni ecc.
O dimostriamo che c’è una specialità lombarda
sarebbe sbagliato, penso, proteste e denunce simili avvengono in altre regioni e paesi. Purtroppo le “specialità” sono ovunque, in tutte le crisi. Ho scritto di quella lombarda per ringraziare chi cerca di cambiare le cose dove vivo anch’io e in risposta a chi cerca motivi “scientifici” per non farlo.
i politici di qualunque colorazione non ammettono mai l’errore
Infatti mica pretendo che lo ammettano in pubblico!
E sono tutti casi PIU’ GRAVI
Sì, però i diritti umani non valgono soltanto negli ospedali. Sarebbe un discorso lungo, cmq il blog mi è stato dato dall’editore quando era media partner di Action Aid, per questo vede spesso il tag “diritti umani” – e “avvocaticchi” mi era sembrato davvero ingiusto.
P. Magrassi,
Anche il presidente francese e il primo ministro svedese hanno ammesso errori e deciso di “ascoltare gli scienziati”. Che diventi di moda?
Cimpy,
Ma andare in giro a dire che anzi, fin bravi, fa davvero specie.
Speriamo. Stando ai sondaggi, la maggioranza degli elettori repubblicani continua a credere più a Trump che agli esperti.
NB
“E sono tutti casi PIU’ GRAVI, sul […]”
Il mio “avvocaticchi” non era riferito a quelli lì della ONG, bensì al fatto che in Italia ospitiamo più avvocati (in buona parte inabili a lettura e scrittura) che poliziotti, carabinieri e finanzieri messi assieme, e che pertanto qualcuno di loro troverà finalmente qualcosa da fare grazie alla Covid. (Come accadde già, solo in scala infinitamente minore, con l’Aquila e con Stamina)
Ma anche una cosa banale come ribaltare la questione: visto che hai scritto nero su bianco che puoi decidere come rimodulare i posti, perché anziché distribuire i casi di covid in giro per le RSA, non hai distribuito i non covid per ottenere qualche struttura libera per mettere solo i pazienti covid? E dopo che ben hai visto che ti toccava chiudere i ps.
E perché, dopo aver pubblicato delibere in cui si citano anche leggi o decreti che impongono di obbedire, adesso dichiari che i dirigenti delle RSA potevano rifiutarsi? Potevano davvero?
Poi sono tutte colpe, non doli. Ma andare in giro a dire che anzi, fin bravi, fa davvero specie.
E non è che se l’errore è stato fatto anche altrove, allora va tutto bene.
E il fatto che sia stato un problema di sottovalutazione per ignoranza (dei fatti di Codogno? Alla Regione? È perché non hanno parlato con altri virologi tranne quelli che parlavano di “banale influenza”?) è un’attenuante, non un condono o una medaglia
Ps
“O dimostriamo che c’è una specialità lombarda (= più morti che nel resto del mondo, a causa della strage delle RSA), o stiamo facendo fuffa”
Concetto interessante. Come dire:
o si dimostra che i morti ammazzati sono di più in lombardia che nel resto del mondo, o smettiamo di perseguire gli omicidi nostrani, quelli colposi compresi, che tanto nel resto del mondo succede laxstessa cosa
Invece, di guardare la differenza tra posti in regione in cui i malati di covid siano stati mandati, e posti dove invece non ne siano (ce ne saranno?) è ovviamente qualcosa che “non aiuta, non serve, non chiarisce”. Poi così hanno fatto tutti…