Ass. giust. e rientro

Vado su Marte con Marcello Coradini, Tommaso Pincio e Francesco Trabucco che sotto il link manca, ma viene anche lui.
Be’, ci provo.

L’indomani
Resoconto. Festival delle scienze sul tema dell’universo, pienone e per le conferenze più toste, i biglietti (1 euro) sono già esauriti, nonostante il sole e – venerdì almeno – una temperatura primaverile.

Da un sondaggio fatto all’ingresso, l’80% del pubblico trova giusto (pensare ad) andare su Marte, ma alla fine della conferenza soltanto il 20% era disposto ad andarci di persona. Il viaggio fin là sarebbe durato 6 mesi, il ritorno idem e da quanto spiegava F. Trabucco, senza il minimo confort moderno.

I marziani, deplorava T. Pincio, non sarebbero stati all’altezza di come ce li siamo immaginati. Tutt’al più batteri fossili, surgelati da milioni di anni, o vivi nel sottosuolo a flatular metano, vedi Science.

Però quanto spazio a disposizione e che panorami, diceva M. Coradini, con la propulsione giusta per l’astronave… Ci vorrebbe il gravitone! scappava detto all’oca. Senza un plissé, Coradini le dava retta e riassumeva 70 anni di fisica “Sappiano manipolare le forze che tengono insieme la materia, meno quella che tutti conosciamo personalmente: la gravità.”

Le onde gravitazionali devono esistere. Appena Ligo, Ego Virgo o Lisa le trova, sarà un gioco da ragazzi estrarne i gravitoni (per accelerare) i quali, stando alla teoria della Susy, hanno come particella simmetrica l’anti-gravitone (per  frenare). Invece di 6 mesi all’andata e 6 mesi al ritorno, più 2 anni su Marte ad aspettare che torni nel punto della sua orbita più vicino a noi, ci starà tutto in un week-end.

Saluti e baci. Stamattina, sul treno di rientro, a Firenze sale Rita Serafini dell’Associazione per l’insegnamento della fisica che sta andando a Bologna per una riunione. Saluti e baci, si parla dell’esperimento di levitazione uscito su Nature della settimana scorsa. E se Federico Capasso avesse già scoperto l’antigravitone e non se ne fosse accorto?

Altri mezzi di trasporto
Cesare Marchetti segnala che uno stormo di oche è sospettato di aver colpito l’Airbus finito nell’Hudson.

Momento: 1) Fino alla sentenza definitiva vale la presunzione di innocenza: 2) c’è stata una chiara violazione del loro spazio aereo; 3) e comunque l’FBI esclude che si sia trattato di un atto terroristico.

Cari soci del Drosophila melanogaster‘s Genetics Fan Club
Il nostro moscerino ha appena perso un suo prode difensore. Ci mancherai, Evolgen.