Tra il babbuino e la sardina

Giorgio Parisi invita a raccogliere adesioni alla sua proposta su come creare una lista unica di sinistra per le europee, spiega il metodo e a parte scrive che ha aperto un gruppo su Facebook. Coincidenza, è proprio il mio tema a Zoe. Sul suo sito non c’è molto posto, metto tutto qui sotto.

L’Economist ha chiesto a Cameron Marlow, il sociologo “interno” di Facebook, di cercare un po’ di dati per verificare due tesi opposte.

La prima, sostenuta da alcuni ricercatori, dice che con l’IT avviene un salto nella nostra evoluzione culturale: invece di stare tra noi quattro gatti, allarghiamo il branco dei primati a dimensione di un branco di sardine. Sardine ragionanti però, e capaci di far vincere le elezioni senatoriali prima, presidenziali poi, a uno sconosciuto dell’Illinois.

La seconda dice che, da buoni primati, per tenere coeso il branco dobbiamo farci il grooming, quindi aver presente i rapporti tra i vari membri, le gerarchie ecc. Oltre un certo numero, il cervello non ce la fa. In base alla massa cerebrale dei vari primati sociali e alla dimensione dei rispettivi branchi, Robin Dunbar ha calcolato che un nostro branco non può superare i 150 individui. Meno, secondo Marlow: in media un gruppo di Facebook ha 120 amici; e il grooming reciproco avviene con altri sei se tra donne e altri quattro se tra gli uomini.

Nei social networks, ci uniamo di volta in volta in funzione di uno scopo – auguri, Giorgio – e il branco non c’entra?