Non questo qui:
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(informazione per la quale ringrazio l’amico dell’imprenditore Andrea Rampado), ma questa:
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(Ritratto dell’eroina da giovane).
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Con l’energia solare raccolta in questa primavera, Opportunity sta scendendo dal Greeley Haven in direzione della parete nord di Cape York, nel cratere Endeavour. La robottina a zampe larghe doveva resistere 90 giorni. Invece è al suo quinto anno di lavoro.
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Chiedi un’aumento, Opportunity!
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Elettroni classico-quantistici
Su Nature, esce un paper strepitoso. Di chimica quantistica o di fisica classica, fai te, è indeciso perfino Manfred Lein. Un gruppo israelo-canado-germano-bretone (bè, si chiama Yann…) diretto dalla “senior scientist” Nirit Dudovich. Senior un corno, le si vede ancora il latte dietro le orecchie, guarda.
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– Carina. Cos’ha fatto con quelli là?
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– Hanno cronometrato in attosecondi gli elettroni che uscivano dal tunnel.
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– Gli elettroni in persona? Wow.
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– Eh no, i fotoni prodotti dagli elettroni che tornavano nell’elio. Non solo. Come gruppo di controllo, hanno usato gli orbitali di molecole di CO2, mica di un elio con appena 2 elettroni.
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– I fotoni in persona? Wow.
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– Che nervi. Le loro armoniche! Come quelle che sentiamo con le orecchie, ma a colori.
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