Meno verdura e più Schadenfreude per tutti

Su Nature, un paper (uscito on line tre settimane fa) e un suo commento dovrebbero interessare Franco Miglietta e i suoi colleghi dell’Ibimet che hanno partecipato agli esperimenti FACE.

Lizzie Wolkovich dell’università della California-San Diego et al. criticano le conclusioni di ricerche sulla crescita delle foglie e la fioritura anticipate dal riscaldamento globale. La “sensitività” al raddoppio della CO2 delle specie vegetali si misura in giorni di anticipo per ogni grado Celsius in più e risulta che per quelle studiate negli Stati Uniti e nell’Unione Europea

gli esperimenti di riscaldamento sotto-prevedono l’anticipo della fioritura e della fogliazione rispettivamente di 8,5 e di 4 volte in confronto alle osservazioni di lungo periodo. … Stando ai dati osservativi inoltre, le piante che in primavera fioriscono per prime hanno le sensitività più elevate alla temperatura, una tendenza che non è rispecchiata nei dati sperimentali.

Speriamo che non sia così. Con i cambiamenti climatici in corso l’agricoltura  ha già abbastanza problemi di acqua, parassiti ecc. Ma mi ricordo che nelle pubblicazioni dei vari esperimenti, gli autori sottolineavano le incertezze…

In tema, c’è un editoriale sull’esperimento britannico di geoingegneria per verificare la possibilità di spargere aerosol nell’aria, a farci ombra, e che è cancellato per controversie sui brevetti. Cominciamo bene…

In tema di eco-clima e sostenibilità, in una “world view” Simon Lewis è piuttosto scettico su concetti come “confini” e “soglie” planetarie:

The boundaries include thresholds for climate change and biodiversity loss that have already been crossed.

The idea is conceptually brilliant and politically seductive: clear, quantitative measurements with no obvious judgements on what is ‘right’ or ‘wrong’ to include. It is also liberating. Here is humanity’s safe space: within it, do what you want.

(Lascio in inglese, perché scrive proprio bene, trovo.)

Un’idea “brillante e consensuale” – nessuno sostiene che la Terra e le sue risorse siano infinite – che libera innanzitutto i predatori, come sa chi lavora in Ong locali e internazionali contro la fame e la povertà. Da far girare prima di Rio + 20, anche perché ci sono  esempi che conosciamo bene.

Ancora per Ong, questa volta su Nature Geoscience,  Yadu Pokhrel et al. pubblicano un modello dei contributi all’innalzamento del livello del mare:

L’uso insostenibile di acque sotterranee, acque raccolte in invasi artificiali, cambiamenti dovuti al clima dei “depositi” di acque superficiali e la perdita di acque nei bacini chiusi hanno contribuito a un innalzamento di circa 0,77 mm/anno tra il 1961 e il 2003, circa il 42% d i quello osservato nel livello del mare. Delle varie componenti, il contributo maggiore viene dall’uso insostenibile delle acque sotterranee.

Gli autori sono dei serial killer nazisti, ovviamente.

Cash Crunch

Niente di allegro fin qui. Per fortuna sul Guardian, Susan Goldenberg racconta la VII Conferenza dello Heartland contro le scienze del clima. Starring Sua Signoria Lord Christopher Monckton, terzo visconte di Brenchley, molto applaudito per le battute su Obama nato in Kenya.

E’ stato l’unico momento di letizia. Al banchetto di gala a pagamento c’erano soltanto 170 persone di cui metà relatori e signora a gratis, anche per la defezione di celebrità quali il dott. Stagnaro dell’Istituto Bruno Leoni e il prof. Battaglia dell’università di Modena-Reggio Emilia.

Il presidente Joe “Fuma le Camel, ragazzino, che ti fa bene” Bast ha accusato i “golden donors”  di aver sganciato qualche centinaia di dollari cadauno, malgrado avessero ricevuto 67 milioni di dollari da Big Coal e Big Oil per spezzare la mazza da hockey sul cranio di Michael Mann.

Heartland dovrà far un mutuo per pagare le magliette e i boccali con sopra il volto sorridente di Peter Gleick, regalati a relatori, loro signore e spettatori. Con le lacrime negli occhi e la ciotola in mano, Joe “Fuma un’altra Camel, ragazzino” Bast si è accomiatato così dalla folla oceanica

Spero di vedervi a una futura conferenza, ma non abbiamo piani per farne un’altra.

Dopo aver chiesto di nuovo se le cresceva un dollaro, ha concluso:

Il fatto che in tutto ci siano state meno di 300 persone (in media 100 presenze al giorno… ndr) non significa che abbiamo perso tempo se decine di migliaia guardano i video sul nostro sito.

Troppo modesto, Sua Signoria da sola attira milioni di spettatori.