Maledetta solitudine

Maschio adulto

Da Nature:

Anche gli scarafaggi soffrono di problemi psicologici se vengono privati di una normale vita sociale.

Insieme a Loïc Brepson e Colette Rivault, l’eroico Matthieu Lihoreau dell’università di Rennes ha allevato ninfe di Blattella germanica da sole oppure in gruppi di dieci, dimostrando che l’isolamento produce nelle prime una sindrome comportamentale simile a quella osservata in molti vertebrati. Nell’articolo “Il peso del clan” uscito su Current Biology, si legge che per quelle isolate durante nell’infanzia, le conseguenze sono “dramatic”. Da grandi si mostrano:

  • restie a esplorare di ambienti nuovi;
  • più lente a spostarsi in cerca di cibo;
  • meno desiderose di interagire socialmente;
  • meno capaci di valutare le qualità dei possibili fidanzati/e.

Matthieu Lihoreau è un socio-bio-matematico neodottorato, e già noto come specialista dei feromoni usati per comunicare nel mondo di “Blattaria”. A lui e a Colette Rivault, si deve tra l’altro, la scoperta di quelli usati per riconoscersi tra consanguinei ed evitare gli incesti, e un’altra su come s’identifica il/la partner ideale. Quanto al feromone dell’attrazione sessuale, era stato in parte caratterizzato da Lihoreau, ma la sua composizione esatta e successiva sintesi in laboratorio è merito di Satoji Noshima dell’università Cornell et al.

Va detto che a Cornell, dispongono di mezzi che a Rennes se li sognano.

Entomologia da dilettante 
Ieri telefona Marco Z. di Piccolo Parallelo, quello del festival della Valle dell’Oglio dove parecchia gente segnalava problemi.

Nello stagno vicino a casa sua, ha trovato pesci morti e due anatre semi- paralizzate che riescono solo a muovere la testa. Di solito, quando fischia  escono dall’acqua e gli vengono incontro. Saranno gli insetticidi spruzzati contro la diabrotica del mais?

Do un’occhiata al Cresit e al Forza, i due insetticidi raccomandati e spesso usati in combinazione, cioè teflubenzuron e lambda-cialotrina. Il primo, se usato alle dosi raccomandate, è “poco tossico per le api, altamente tossico per gli organismi acquatici, acutamente tossico per gli uccelli”, dice lo stesso produttore, e salvo ingerirlo non è tossico per i mammiferi; il secondo è “altissimamente tossico per gli organismi acquatici e le api. Tossico per i mammiferi.”

Marco, porta subito i pesci morti all’Asl e le anatre in secca. Meglio se accanto a una piccola piscina, provviste di lumache, lombrichi, un po’ di verdure, pane  secco, cereali sfarinati e giocattoli per le più giovani.

Parafrasando Clemenceau, bis
Su Nature Alexandra Witte scriveva delle soluzioni proposte dalla geoingegneria al riscaldamento globale e il giorno dopo i vertici militari americani si dicevano preoccupati per i cambiamenti in corso.

Che stiano meditando un’altra operazione Popeye?