Insaputa

Sul Fatto QMarco Bella commenta questo articolo uscito ieri nella rubrica “Medicina alternativa” del Tempo:

Buone notizie. Giovanni Gorga, il presidente di Omeoimprese, l’associazione di categoria che riunisce le aziende produttrici dei cosiddetti “medicinali omeopatici”, ha annunciato che il suo libro Elogio della omeopatia sarà ristampato senza la prefazione della ministra della salute Beatrice Lorenzin, in quanto “non autorizzata”. 

La prima edizione verrà quindi mandata al macero, perché il testo era giunto al presidente della lobby nonché Direttore per gli Affari istituzionali della Guna – l’azienda italiana “leader del settore” – “all’insaputa” della ministra.

Marco smentisce alcune bufale di Gorga e si stupisce che nessuno si sia accorto del disguido – di dominio pubblico da settembre – prima che la lettera aperta del CICAP raccogliesse migliaia di firme. Ne approfitta per ricordare che

la recente campagna antivaccini vede gli omeopati in prima linea. Ecco un’altra lettera aperta, questa volta da parte di un gruppo di medici critici verso i vaccini. Casualmente, in questo documento nessuno dei firmatari si qualifica come medico omeopata, ma inviterei i lettori a verificare quanti invece si siano definiti in altre sedi proprio omeopati. Tra i firmatari c’è un blogger del Fatto ma anche un medico ayurveda condannato per la morte di un bimbo.

A proposito di lettere, ne ho giusto una da girare alla ministra.

Cara signora Ministra,
Lei avrà da fare, gliela riassumo. Nel gennaio 2014, i giornali annunciavano che un vaccino italiano era efficace al 100% contro l’AIDS, senza alcun effetto collaterale. In realtà nel paper su Vaccine, A. Caruso et al. scrivevano che in un trial di fase I agli Spedali civili di Brescia, in 18 pazienti (+ 6 x il placebo) curati con farmaci anti-retrovirali, la molecola TP20 suscitava una reazione immunitaria, nel caso dell’AIDS non è detto che sia un bene, e che non uccideva nessuno. Però aveva causato 109 “eventi avversi”. L’altro ieriCosenza e su Vanity Fair, il prof. Arnaldo Caruso dell’Università di Brescia e degli Spedali civili, inventore del brevetto per il vaccino chiesto nel 2003 da Medestea –  sì, quella lì – ha detto:

Eravamo pronti a dare il via a quest’ultima parte di studi in Africa, dove si registra il maggior numero di contagi. Ma proprio a causa dell’emergenza in atto, alcuni governi dell’Africa subsahariana hanno deciso di bypassare la fase 3 e cominciare a distribuire il farmaco alla popolazione

entro l’anno prossimo. Gianfranco Merizzi della Medestea – sì, sì, proprio quella lì – ha aggiunto:

È chiaro che in quei Paesi potranno accedere alla vaccinazione anche gli italiani e i cittadini occidentali che vi si recheranno. Per ora, però, non possiamo dare indicazioni precise sui luoghi, al momento giusto diffonderemo tutte le informazioni.

I trial di fase II e III sono stati “bypassati” all’insaputa di chi? L’oca s.

2 commenti

  1. Quindi, prefazione all’insaputa. E, già che c’era, ha anche detto qualcosa del contenuto? Tipo che magari l’omeopatia (per usare un eufemismo) non è credibile, o si è solo risentita perché non le avevano chiesto il consenso informato?

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