Se domani siete da queste parti

Caterina La Porta e Stefano Zapperi, del Centro per la complessità e i biosistemi alla Statale di Milano, hanno invitato Leonid Schneider di “For better science” a tenere una conferenza, “Research misconduct. Science’s self-administered poison”.
Aperta a tutti, in particolare a ricercatori e cronisti, alle ore 12 in via Celoria 26, sala BS.
Come aperitivo, raccomando questo monologo di John Oliver. Abstract

“Is science bullshit?” asked John Oliver on Last Week Tonight. “No, but there is a lot of bullshit currently masquerading as science.” And so began his hugely entertaining twenty-minute take-down of crappy scientific studies and the way they’re reported…

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Sul tema della cronaca disonesta,  Steph – che ha cambiato la grafica del suo blog – interviene sul paper di Richard Millar et al.

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Anche secondo Dim Coumou et al. del PIK,  dal 1990 “More frequent weak stratospheric polar vortex states [are] linked to cold extremes”, più in Russia ed Europa che nel Nord America.

A proposito di vortici e dinamica dei fluidi…

Lars Onsager vindicated, again

Forse i fisici riusciranno a liberarsi delle equazioni di Navier-Stokes, troppo ingorgate dalle condizioni iniziali e dalle loro incertezze per calcolare l’evoluzione delle turbolenze.

Dopo i lavori dei matematici Philip Isett, Camillo De Lellis et al. negli anni scorsi, le simulazioni di José Cardesa et al. pubblicate su Science un mese fa, su Science Advances, Themistoklis Sapsis e Mohammad Farazmand, del MIT, scrivono di aver creato un algoritmo che identifica le condizioni iniziali con la maggior probabilità di svilupparsi in eventi estremi – almeno nel loro modello.

Pane per i denti di Caterina La Porta e Stefano Zapperi, insomma.

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Oh hum
Mentre prosegue l’inchiesta sui concorsi truccati – all’insaputa dei Rettori pagati anche per controllare che non lo siano, ieri  da Roars si leggeva, in “Se i rettori vogliono giocare a fare i piccoli industriali, dovranno farlo per conto proprio”:

Da tempo gli universitari italiani si erano accorti che la Conferenza dei Rettori, cui la riforma introdotta con la 240 assegna poteri enormi, costituisce solamente un costosissimo baraccone che non ha mai prodotto alcun risultato utile per il sistema universitario, ma solo lucrosi contratti per la Fondazione correlata, oltre che efficaci trampolini verso dorate carriere post-mandato.

Esempi, please.