Reputazione

La rassegna stampa di Action Aid descrive due mondi: uno che pullula di iniziative per ridurre violenze e prepotenze, l’altro che minaccia violenze e prepotenze maggiori. Come al solito.

Diversamente dal solito, mi sembra, L’Avvenire pubblica un lungo articolo di debunking in cui Luca Liverani smentisce le bufale del Fatto Quotidiano sui fondi del Dipartimento delle pari opportunità per educare e prevenire la violenza contro le donne (Action Aid cerca di farla, non solo in Italia).

In realtà i centri di accoglienza e le case-rifugio non sono finanziate dal bando ad hoc per l’educazione, ma come previsto dalla legge del 2013 contro il femminicidio. (Disattesa, ça va sans dire, rif. il piano interministeriale  tuttora in gestazione…)
E proprio oggi Marco De Ponte è al Festival del giornalismo di Perugia con MSF Italia per parlare di “Reputazione, comunicazione e fiducia”.

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O’s digest Nature

Il primo editoriale spiega due ricerche sull’AMOC (Atlantic meridional overturning circulation), quella che noi dummmies chiamiamo la corrente del Golfo che è la sua parte più famosa. Quella di David Thornalley et al. riguarda il suo indebolimento nel mare del Labrador durante gli ultimi 150 anni rispetto ai 1500 anni precedenti probabilmente per l’ingresso dell’acqua fredda conseguente alla fusione dei ghiacci. Come proxy per la velocità hanno usato le carote dei sedimenti.

L’altra della dottoranda Levke Caesar, Stefan Rahmstorf et al. si basa sulle temperature misurate lungo la costa degli USA e del sud della Groenlandia, e anche su un modello. Fanno invece iniziare l’indebolimento da “record” dell’AMOC a metà del secolo scorso, probabilmente per via dei cambiamenti climatici. Il secolo di divergenza, dice l’editoriale,

will probably frustrate those who prefer their science to send a clear signal. But then, science is rarely so obliging. Can the effects of climate change and natural variability on the AMOC be disentangled? And if the ocean circulation is sensitive to climate change, as is highly likely, will the currents respond abruptly and perhaps violently at some point, or will the transition be smooth? These are among the most pressing questions in climate science.

Rif. anche il commento di Summer Praetorius, com. stampa del Woods Hole e del PIK. e l’articolo di Stefan Rahmstorf su Real Climate con possibili implicazioni.

La copertina è dedicata al paper di Manuel Steinbauer e tantissimi altri. Hanno analizzato censimenti della vegetazione fatti su 302 vette europee negli ultimi 145 anni, di recente da loro stessi. È aumentata dappertutto in varietà e quantità di specie, soprattutto tra il 2007 e il 2016 se paragonata con quella censita dal 1957 al 1966:

This acceleration is strikingly synchronized with accelerated global warming and is not linked to alternative global change drivers.

Com. stampa ben fatto e divertente dell’università di Aarhus.

The researchers have only been able to count the plant species that have already responded to the temperature rise and actually have moved upwards. They have not studied the number of species that might be on the way upwards.

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