Il "principio di Haldane"

Nei vertici internazionali di questi giorni su come evitare ulteriori vittime di conflitti e disastri vari – armi nucleari, cessate il fuoco nello Yemen, rifugiati, cambiamenti climatici –  gli USA si alleano con governi dittatoriali, uniti da un comune disprezzo per gli esperti.

In tema, Nature pubblica un editoriale, partendo dalle coalizioni che governano 10 paesi UE su 28 e che per il momento hanno 78 eurodeputati su 751 al Parlamento europeo

  • When parties of either the extreme right or extreme left take power, any one of democracy’s foundational pillars can be knocked away. Journalists and their families are intimidated. Judges are demonized and replaced with allies. People from minority groups are singled out for their alleged disloyalty. And action is taken against academics: universities are brought under direct state control and staff are subjected to loyalty tests.

In un commento, Ehsan Masood celebra il centenario del cosiddetto “principio di Haldane” (erano tre, in realtà; l’autore era un avvocato e un politico, dello stesso clan scozzese del biologo J.B.S. Haldane):

  • This principle says that scientists should mostly be left alone to decide which research projects should receive government funding.

Il governo decide i fondi, lo scopo delle ricerche e il loro ambito di applicazione, scienziati indipendenti amministrano e fanno da consulenti.

When governments respected the advices of scientists, the results were genuinely world-changing

Masood cita gli esempi della Rivoluzione verde negli anni ’50 e ’60 e le ricerche che hanno portato al Protocollo di Montreal e quello di Kyoto, di mio aggiungo le campagne mondiali di vaccinazione contro il vaiolo e la polio.

But Haldane’s world of the honest broker starts to break down when governments stop keeping their side of the bargain.

Succede in UK, Brasile, Ungheria, USA e Australia, scrive Masood, ma

  • There are other examples, and there will be more as populism strengthens its grip on those who suffered as a result of the 2008 financial crisis.

Fra gli scienziati, ci sono broker pronti a vendere la propria onestà al miglior offerente, e nelle democrazie per ora il governo Trump mi sembra battere il record mondiale di fake news.

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L’Organizzazione mondiale della meteorologia (WMO) ha pubblicato oggi il “Provisional Statement on the State of the Climate 2018“, il testo definitivo esce a fine febbraio.
Come altri documenti in vista della COP24 di Katowice, dice che il 2018 sarà il quarto anno più caldo mai registrato di fila, elenca gli eventi meteo estremi aggravati dalla tendenza climatica a lungo termine, e ne stima gli impatti socio-economici. Tra questi

  • Out of the 17.7 million Internally Displaced Persons tracked by the International Organization for Migration Displacement Tracking Matrix, over 2 million people were displaced due to disasters linked to weather and climate events as of September 2018.

(link aggiunto.)

Esce oggi anche il “Countdown” annuale del Lancet su come i vari paesi affrontano gli effetti sulla salute dei cambiamenti climatici. Basta iscriversi per leggerlo gratis. Agli insegnanti in particolare, consiglio il sito apposito: ci sono sunti per noi dummies, raccomandazioni per i politici, quelli della UE per esempio, video e infografica in technicolor da scaricare.

Sulle emergenze attuali, rif. articolo del Guardian.