Poltrone

Scusate l’assenza, giustificata. Da giovedì è iniziato a Genova il festival della scienza e faccio la spola. E’ stato inaugurato dal volo del ministro Mussi vestito da Superman (in una sorta di cesta metallica tipo quelle per scuotere l’insalata, e su un getto d’aria compressa). Il giorno prima era già in città all’incontro su Scienza e Società, a dire cose sacrosante, vediamo se adesso le fa.
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Una l’ha già fatta (parlo bene di un ministro, rammollisco!). S’è dimesso l’intero vertice dell’Agenzia spaziale italiana e lui ha chiesto a un “search committee” di esperti internazionali di proporgli i nomi delle tre persone più qualificate. Tra queste ne sceglierà una e chiederà al Parlamento di nominarla presidente. Nei paesi civili si fa così. In Italia fino a ieri si applicava il manuale Cencelli: una poltrona ai DS, una alla Margherita, mezza a Rifondazione, 1/3 all’Italia dei valori…

Due della terna credo di saperli: Giovanni Bignami – attuale presidente del comitato scientifico dell’Agenzia spaziale europea (ESA), direttore del centro spaziale francese a Tolosa – e Duccio Macchetto che a Baltimora dirige il telescopio spaziale Hubble.

Se me lo chiedessero – non me lo chiederà mai nessuno, don’t worry – ci metterei Angioletta Coradini, che dirige l’Istituto di astrofisica dello spazio interplanetario.