Solo in America

Dopo mesi d’incertezza, il comitato incaricato di trovare un presidente per Harvard ha scelto Drew Gilpin Faust, 59 anni, storica delle donne durante la schiavitù in America, fino all’altro ieri preside di Radcliffe (incorporato a Harvard). In cinque anni l’ha trasformato da college minore e indebitato dove non voleva più insegnare nessuno in Scuola superiore di studi avanzati dove tutti sgomitano per essere invitati almeno un anno e poterlo scrivere sul curriculum.

Di persona non la conosco, ma
– ne parla bene l’adorabile Rita Colwell, grande biologa e la miglior presidente che la National Science Foundation abbia avuto
– è del reparto “humanities”, ma non snobba la scienza; una volta che a una conferenza doveva introdurre Lisa Randall, la teorica delle stringhe di Harvard, in 5 minuti ha detto tante cose sensate che all’uscita un paio di fisici le hanno chiesto “scusi, cosa hai pubblicato di recente?” credendo che fosse una di loro
– è una femminista contro le quote e a favore della trasparenza dei criteri e dei giudizi di valutazione, convinta che nell’accademia la meritocrazia serve solo se è giusta e se il suo metro è uguale per tutti. E’ stata la sua politica a Radcliffe dove in cinque anni le donne sono passate dal 17% al 48% del corpo docente.
– Harvard è la prima università del mondo nelle varie classifiche per “qualità”, e non solo perché e la più ricca. Dalla fondazione ha sempre avuto presidenti uomini e solo nel dopoguerra tutte le facoltà sono state aperte alle insegnanti e alle studentesse.
– ha una faccia simpatica
– anche la presidente del Massachusetts Institute of Technology, distante 2 km da Harvard e rivale per prestigio, è una donna. Ce ne sono altre 4 nelle prime 20 università americane. In Italia i rettori sono 76 di cui due donne: Rita Franceschini e Stefania Giannini, rispettivamente dell’università di Bolzano e dell’università per stranieri di Perugia, non proprio prestigiose.