“Nature” in versione fanta-pop

Giusto il giorno dopo l’annuncio di aver ricevuto il premio Principe delle Asturie per la cultura umanistica insieme al rivale Science, il settimanale Nature esce con in copertina l’immagine di un fumetto anni Cinquanta, un editoriale su “Mondi paralleli a gogo”, speculazioni osées sul multiverso, l’intervento di quattro scrittori di fantascienza con una formazione in biologia che difendono la creatività propria e dei colleghi nell’inventare mezzi di trasporto galattici e pianeti abitabili, ma anche nell’ipotizzare evoluzioni di forme di vita diverse da quelle terrestri, e nell’affrontare i paradossi della coscienza.

A Felipe de Borbon piace la fantascienza?

Nelle altre pagine: i buoni risultati ottenuti dall’Auger entrato da poco in funzione per osservare e analizzare i raggi cosmici (contento, prof. Amelino-Camelia?). Un’altra ricerca che dimostra l’estraneità dell’attività solare nell’attuale riscaldamento della temperatura media; Iperione fatto a spugna ecc…

E come in tutte le riviste che escono i questi giorni, commenti sulle novità presentate al convegno di biologia sintetica che si teneva a Zurigo dal 24 al 26 giugno, in particolare il batterio clonato, tipo Dolly, da Craig Venter e compagnia, pubblicato su Science di venerdì scorso

Ci sono anche considerazioni sbarazzine sui concerti Live Earth, con battutine sul contributo degli Arctic Monkeys alla musica cool, tutta cultura umanistica, come recita la motivazione del premio, tendenza pop.

Il sito della conferenza Synthetic Biology 3.0, ancora non ci sono i video e i sunti degli interventi, ma da lunedì dovrebbero cominciare ad arrivare.

Be’, vado a Spoleto Scienza (sì, con Rita Levi Montalcini), torno lunedì.