Made in China

Ieri Zheng Xiaoyu, che era stato a capo dell’Amministrazione cinese per i controlli sugli alimenti e i farmaci, è stato messo a morte. Capro espiatorio penso, perché la rete di illegalità e corruzione deve per forza essere molto diffusa.

Chissà come mai importatori e distributori si lasciano rifilare qualunque cosa, senza fare un controllo.

Comunque una volta, c’erano articoli made in China resistenti: le papere gialle, le rane verdi, le tartarughine blu e i castori rossi da far galleggiare nel bagno dei bambini, cioè i “Friendly Floaties” fabbricati in Cina per conto dalla First Years Inc.

Sono finiti in mare nel gennaio 1992, in acqua salata, sbattuti dalle onde, incastrati nei ghiacci del polo Nord, forse ingeriti e rigurgitati da balene come Giona, eppure ricompaiono interi. Solo alcuni dei castori e delle papere sono sbiaditi.

Un gruppo di oceanografi li sta usando da allora per mappare le correnti oceaniche di superficie e controllare i propri modelli di previsione.

Dopo avventure che in confronto Ulisse, pffui, è previsto che quest’estate le papere e gli altri arrivino sulle coste europee dell’Atlantico, a galla sulla corrente del Golfo. Se ne trovate uno, potete avvisare
a) la First Years che offre in cambio un buono del Tesoro da 100 dollari. Tirchia: visto lo stato del dollaro e l’indebitamento del tesoro USA, forse vi conviene tenervi la papera, su e-Bay pare che raggiunga i 1.000 dollari.
b) Curtis Ebbersmayer, uno degli oceanologi che usa la roba finita in mare come boa e magari visitare il sito suo e dei suoi colleghi, per vedere come fanno scienza al risparmio.

Ci ho preso la foto sopra, di Dean Orbison e dei Friendly Floaties che ha salvato e regalato alla ricerca.