Da decenni s’era notato un innalzamento del livello di vari laghi in Africa orientale, il Vittoria in particolare, prima del culmine dell’attività della superficie solare, ogni 11 anni. Sul Journal of Geological Research-Atmospheres di agosto, la correlazione è confermata per il secolo scorso da Curt Stager e altri climatologi ed ecologi americani e inglesi.
I livelli salgono perché aumentano le piogge – le quali fanno aumentare anche le malattie portate dai parassiti – via via che aumenta l’attività solare. Il cui effetto di per sé è debole, ma ampliato quando coincide con El Niño, l’oscillazione nella corrente del Pacifico Sud che porta in superfici acque più calde e, in media, avviene ogni quattro anni.
Il prossimo picco solare avverrà a cavallo tra il 2011 e il 2012, quand’è previsto (sempre in media, in realtà le oscillazioni sono molto irregolari) un Niño. Morale: se gli autori hanno ragione, nel 2010 pioverà di più e le febbri dilagheranno.
Nella stessa rivista, è pubblicata una ricerca di fisici cinesi dell’atmosfera sull'”isola termica di Pechino”. Tra marzo 2000 e marzo 2006, rispetto alla campagna circostante in città faceva più freddo d’inverno e soprattutto più caldo d’estate con variazioni fino a 10°C. Se nonostante tutto, volete andarci per le Olimpiadi, sapete cosa mettere in valigia insieme alla mascherina contro le tempeste di polveri.
Anche i monsoni di questi giorni erano stati previsti da ricerche degli anni scorsi. Servite a poco.
p.s. All’assemblea dell’Ecological Society of America che si tiene questa settimana, i ricercatori della Duke University hanno presentato un bilancio dei primi dieci anni dell’esperimento FACE (Free Air Carbon Enrichment). I pini sequestrano più CO2 di quanto ne emettono solo con fertilizzanti e piogge abbondanti. D’altronde si sospettava già che i pini, anche se non perdono le foglie, non erano gli alberi giusti.