La prova del rafano

Come m’aveva promesso il direttore, adesso ricevo le anteprime di Angewandte Chemie. Ma di chimica non so niente, gli avevo detto alla conferenza UPAC di Torino. Appunto, cara signora, dovrebbe saperne qualcosa, è onnipresente dalla biologia alle nanoscienze.”

Aveva ragione, sembra prezzemolo e adesso, per esempio, so come funziona la prova del rafano, o meglio della sua perossidasi, un enzima.

Sul numero di domani un gruppo di ricercatori olandesi diretto da Jan C.M. van Hest e Alan Rowan dell’università di Nimega, descrivono come si costruisce un nano-reattore per fargli produrre reazioni chimiche a catena.

Il loro nano-reattore è un serbatoio d’acqua che consiste in tante nanobollicine ognuna avvolta in una plastica fatta di polimerosomi i quali stanno al serbatoio come la membrana alla cellula. Sono dei copolimeri con la testa idrofila e la coda idrofoba che si possono calibrare perché lascino passare nell’acqua molecole al di sotto di una certa dimensione e trattengano fuori quelle più grosse.

Per dimostrare che produceva proprio reazioni a catena (velocissime tra l’altro), Van Hest ecc. hanno attaccato rafano-perossidasi alla membrana. Nell’acqua del serbatoio hanno messo un secondo enzima, la glucosiossidasi, e poi l’intero serbatoio a bagno in un substrato, una soluzione contenente della lipasi B (terzo enzima), del glucosio con quattro gruppi acetile legati a ciascuno, più un altro composto: l’ABTS.

E il nano-reattore ha funzionato: la lipasi B ha tagliato via i gruppi acetile del glucosio che, così ridimensionato, è passato attraverso i polimerosomi e s’è fatto ossidare dalla glucosiossidasi, liberando acqua ossigenata, cioè perossido d’idrogeno. Conclude esultante la notizia: “Proprio quello che la perossidasi del rafano aspettava per trasformare l’ABTS nel suo radicale cationico”.

Pensavo in bionda platinata… Macché: in ABTS+, più stabile.

Nota 1: l’ABTS l’ho preso alla leggera, ma il suo nome vero è (2,2′-azino-di(3-etil-benztiazolina-solfato)) e viene usato in molti processi industriali. Il rafano invece si usa di più nei paesi nordici, in Francia sulla lingua di vitello bollita per esempio, e in Giappone sciolto nella salsina di soia per il sushi.

Nota 2: in Alto Adige il primo enzima citato si dice kren perossidasi o meerrettichperoxidase?