Neuroni di destra e di sinistra

Fa discutere la ricerca, pubblicata su Nature Neuroscience – abstract.
David Amodio (et al.), del laboratorio di neuroscienze sociali all’università di New York ha chiesto a 43 volontari, pochini, di valutarsi su una scala da -5 a + 5 come “liberal” o conservatori. Poi mentre ne registrava l’attività cerebrale, li ha sottoposto a un test. Su uno schermo compariva una M o una W per un millisecondo, e loro avevano mezzo secondo per premere un tasto se usciva M e non farlo se usciva W.

Siccome nell’80% dei casi usciva M, davanti alla W dovevano ignorare l’abitudine presa per adeguare la propria risposta. Risultato: ci riuscivano meglio i più progressisti la cui corteccia cingolata anteriore era 2,5 volte più attiva di quella dei più conservatori. C’è una correlazione, piccolina, tra tasso di errori e intensità dell’attività neuronale. Ma che la reazione più o meno rapida a uno stimolo inatteso spieghi le convinzioni politiche? Mmm…

Il compianto Alex

Escono necrologi sulla stampa americana, addirittura uno dell’Associated Press che per un pappagallo dev’essere una prima. Vedi anche il suo ritratto in La macchina degli abbracci, di Temple Grandin con Catherine Johnson, Adelphi, 2007, 430 pagine, 30 euro.