Reporters sans frontières pubblica la sua classifica dei vari paesi per livello di libertà di stampa e la commenta www.rsf.org/
Bufo arthriticus
Sui PNAS di ieri, Rick Shine e altri biologi evoluzionisti dell’università di Sidney dicono che nell’avanguardia del rospone americano Bufo marinus, andata a colonizzare a tutta birra l’Australia del Nord, si sono evolute zampe più lunghe per cui soffre d’artrite. Tra un po’ le giunture gli faranno così male che smetterà d’avanzare come l’orda di Attila.
Era stato introdotto nel nord-est dell’Australia 70 anni fa per far fuori gli animali che distruggevano le piantagioni di canna da zucchero. Invece fa fuori la biodiversità locale e oggi ha invaso persino la riserva naturale vicino a Darwin. Notizia su Nature.
Ricordo che ogni primavera – autunno là – negli stati del nord le autorità organizzano un week-end di caccia al Bufone. Avvertenze (ufficiali): infilarsi guantoni da giardinaggio, dotarsi di mazza, tramortirlo con una botta, tenerlo in freezer – meglio se dopo averlo unto di pomata contro le emorroidi – finché l’apposita squadra passa a ritirarlo. Non lasciarlo in giro nemmeno da morto, è tossico persino per i coccodrilli.
Ronf Ronf
Ieri vi dicevo dell’opossum campione di sonno. Ci sono altre novità. Emanuel Mignot (quello che ha scoperto la causa della narcolessia, nei cani), quelli del suo lab a Stanford e qualche francese pubblicano su PLoS Biology una ricerca sull’insonnia del pesciolino zebra (Danio rerio), causata da una mutazione genetica.
Tecnico, ma c’è una messa in prospettiva di Rachel Jones che interesserà quelli hanno un acquario, o che prendono la melatonina contro il jet-lag senza risultato.
Ogm da bonifica
All’università del Washington, Sharon Doty ha ottenuto pioppi in grado di assorbire e metabolizzare in sostanze innocue il 91% di benzene, tricloretilene e altri composti tossici che avvelenano i suoli e poi l’acqua. L’articolo è sui PNAS, qui il comunicato dell’università (che un po’ fa campagna perché diventi legale piantare alberi transgenici fuori dalle serre sperimentali).
Viste le condizioni dei siti detti “Superfund“, i pioppi della Doty non potranno certo peggiorarla. Magari provare con un esperimento ben controllato in qualche stato del nord-est dove gli inquinanti riversati decenni fa continuano a causare leucemie, tumori ecc.?
Brutta storia
Nomine politiche hanno devastato l’Agenzia in questione. Il 5 ottobre ha approvato l’uso di ioduro di metile per fumigare coltivazioni di frutta e verdura, in sostituzione del bromuro di metile che rovina lo strato d’ozono in alta quota e va eliminato come da protocollo di Montréal. Ioduro di metile = neurotossina cancerogena.
Negli stati del Sud, dove sarebbe usato di più, i braccianti sono quasi tutti immigrati illegali, sarà un caso? Decine di scienziati dicono che la decisione è avventata e, per la prima volta, li appoggia il sindacato americano dei lavoratori agricoli. Di solito s’allinea sull’agrobusiness.
Il produttore del fumigante di cui sopra è una multinazionale basata in Giappone.
Occhio, potrebbe essere approvato anche nell’Unione Europea.
Aggiunta: mi sono dimenticata la cosa più importante. La mobilitazione preventiva, meglio ancora di Erin Brokovich, è dovuta a Susan Kingsley, del Pesticide Action Network www.panna.org (per firmare la petizione contro lo ioduro di m. bisogna essere residente in USA, se avete amici lì, passate parola?)
Il Pan cura anche questo data base sui pesticidi www.pesticideinfo.org
E sarà sicuramente un caso, vero? se pochi mesi fa Elin Miller – l’ex presidente-direttora generale dell’azienda produttrice – è stata nominata dal governo responsabile dell’Agenzia per il Midwest…