Ritorno da Bologna

qui diluviava, là non è piovuto e Vincenzo Balzani non si è arrabbiato con me per aver scritto – a proposito di nuovi pseudorotassani – che il suo “Scorpion” in realtà somiglia a un cetriolo con i baffi.

Il Ciamincian resta tra i 25 centri di chimica più quotati al mondo anche se avrebbe bisogno di spazio, imbiancatura e altre amenità, però c’è il confocale. E’ in fase di montaggio, arriva “a rate”, cioè a pezzi, anche perché completo ormai costa sui 500 mila euro. Ero rimasta al prezzo di 3 anni fa (350, che inflazione!).

Dario Braga – capo del gruppo di crystal engineering – ha deciso di candidarsi a Magnifico. Mi pare avere idee sensate, non so se siano anche “politiche”.
Domanda che ci facevamo tutti: come mai la stampa non parla mai della ricerca in chimica?

Snorkeling
New Scientist riprende l’articolo di Elwyn Simons (univ. Duke) che esce nei PNAS di oggi, sui denti del Moeritherium – presunto antenato degli elefanti – in cui il livello di ossigeno-18 indica una vita nell’acqua dolce. Quindi una proboscide evolutasi per far da boccaglio?

No, dice William Sanders (univ. Michigan). Dubita che sia proprio un antenato e che tratti acquatici vengano conservati così a lungo una volta i discendenti diventati terricoli. Magari ha ragione.

Però nell’Okavango, si vedono elefantini attraversare i canali con l’acqua fin sopra le orecchie accompagnati da un’adulta che ne tiene fuori la proboscide proprio come un boccaglio. A volte si girano, gli ricasca in acqua, e arrivati sulla riva starnutiscono per svuotarla.

Starnuto innato o imparato?