Ottocento letterario, scienza e fantascienza

La settimana scorsa (cf. post di venerdì), a una moscerina dal gene fru manipolato veniva fatto passare il test “Cyrano de Bergerac”: corteggiando da maschio, e facendosi soltanto sentire, un moscerino, sarebbe riuscita a farlo innamorare? Lo racconto a tutti e solo in due sorridono.

Uno nota che pure il moscerino-Roxane è sottoposto a un ribaltamento dei ruoli, l’altra dice che il nome del test è un omaggio indiretto al biologo Jean Rostand, figlio di Edmond autore del Cyrano.

Ieri, nelle notizie si riparlava della Mary Celeste a proposito delle ricerche sul declino di api e bombi in Gran Bretagna. Racconto, e ottengo un generale “e chi è?” Era un brigantino salpato dall’America per Genova, scoperto nel 1872 mentre veleggiava verso Gibilterra senza più nessuno a bordo. Questa, tra l’altro, era solo la prima puntata, poi la nave fantasma è finita in vari romanzi e film.

Sono due esempi di topoi dell’800 che tornano oggi nei media. Con un collega inglese, facciamo collezione. Se ne vedete altri, me lo dite?

A proposito di Jules Verne
Quel brigantino è stato aggiunto da Farmer, autore di fantascienza, nel suo remake del Giro del mondo in 80 giorni, di Jules Verne. Che è il nome del modulo felicemente attraccato alla stazione spaziale. Scriveva Gwynplaine MacIntyre, altro autore di fantascienza che ha usato la Mary Celeste, che Jules non avrebbe gradito la data del lancio. Il 9 marzo era un suo “anniversario funesto”: quel giorno del 1886, l’amato nipote Gaston gli aveva sparato alla gamba sinistra, lasciandolo zoppo e a terra per gli ultimi 19 anni di vita (12/4, New Scientist).

A proposito di fantascienza
Nature ancora non raccoglie in un volume i raccontini di fantascienza che pubblica nell’ultima pagina. Per incitamenti: feedback@nature.com