Nel suo blog i Grandi classici della natura (la lontra che tiene famiglia è da collezione), Filter aveva messo due rane pomodoro – in latino Dyscophus antongilii, in malgascio Saogongongo, oppure Saogongogno – colte nell’intimità da Franco Andreone, del Museo regionale di storia naturale a Torino e responsabile dell’AMSCA, il progetto internazionale per salvare gli anfibi del Madagascar.
Aggiungo che Franco e i suoi collaboratori hanno pubblicato di recente un bell’articolo su PLoS Biology, tuttavia non hanno incluso in bibliografia la canzone dedicata al pomodoro da Augustin Sarovy e gli Anton Vert. Eppure merita, no?
Su PLoS One di oggi escono valanghe di articoli. Fra quelli sugli animali: uno sulla visione dei gamberetti (piacerà a Paola B., ce n’è anche un altro su quella delle locuste), sulla pianta adesiva dei piedi dei gechi e le condizioni ottimali per l’azione delle forze di van der Waals (i gechi degli esperimenti erano nutriti con grilli spolverati con vitamine…), sull’effetto diverso dello stress in utero nei topolini maschi e femmine, su come volano gli uccelli migratori canterini (niente oche, siamo stonate…) ecc.
Il Wellcome Trust e altri enti britannici hanno pubblicato nuove linee-guida sull’uso degli animali nella ricerca, da rispettare o niente fondi. E la Federation of European Laboratory Animal Science Associations ha pubblicato un manuale per i ricercatori, ma è a pagamento.
E’ saltata fuori un’altra lettera di Einstein in cui spiega cosa pensa di Dio e della religione. Off topic, ma amava gli animali.
Inoltre venerdì e sabato, la Fondazione Balzan organizza a Lugano il simposio internazionale “La verità nelle scienze e nella religione”. All’auditorium dell’università della Svizzera italiana, in via Buffi 13.