Parassiti a chi?

I moscerini della frutta, “timidi e simpatici compagni di laboratorio” del socio Mauro, sono stati diffamati ieri da un quotidiano nazionale, a proposito di una ricerca (discutibile) che segnalavo il 30 aprile. Se volete suggerire altre forme di rappresaglia, le metto all’ordine del giorno per domani, (*) intanto  elevo vibrata – bzzz, bzz – protesta:

Signor Direttore,

Il Suo giornale definisce “uno dei parassiti più molesti e pericolosi in circolazione” la creatura che, immolandosi sull’altare del progresso, nel corso di un secolo ha scritto con il proprio sangue le pagine più gloriose della storia della genetica, della genomica, della proteomica, delle neuroscienze comportamentali,  cognitive, cliniche… bref, della biologia tutta.

In attesa che l’articolista si rimangi l’offesa, per il suo bene e quello dei lettori, gli consigliamo di imparare la differenza tra i parassiti pericolosi e le drosofile che non hanno mai fatto male a una mosca.

La presidente

Drosophila melanogaster’s Genetics’& Neuroscience Fan Club

(*) Riunione a Milano, ore 18 in libreria Feltrinelli, piazza Duomo lato Rinascente, per la presentazione di Sono razzista, ma sto cercando di smettere. Con il solo passaparola – mi dice stamattina Giulia, la curatrice della collana “Festival della Mente” per l’editore Laterza, i librai l’hanno prenotato in massa e s’è dovuto fare un’altra tiratura. La giornata s’è un po’ rischiarata, no?