Api in Sardegna

Ieri c’è stato un uragano, dicono i vicini di casa. Infatti… Be’, ho finito di pulire.

Il giro in Sardegna – Cagliari, Calasetta, Nuoro, Sassari, Oristano – è stato felice, ho conosciuto ambientalisti, apicoltori, amministratori locali, librai, ambientalisti del WWF che partecipano al censimento europeo della biodiversità mediterranea, o all’operazione “Salviamo i grifoni”, e finalmente – lo conoscevo di fama – l’apidologo Ignazio Floris – Ist. Ricerca sul Controllo Biologico dell’Ambiente, CNR IRCOBA di Sassari, che usa le api come biosensori:

“Ognuna fa migliaia di prelievi ambientali in un giorno, noi non ce la faremmo mai. E gratuitamente…”

Ci sono problemi, ieri c’era una pagina dell’Unione Sarda sulla scomparsa delle api. Soltanto in rari casi, e in zone circoscritte, per colpa di fitofarmaci, dice Ignazio Floris, invece fa strage il feroce acaro Varroa destructor.

In pochi minuti, ieri mattina tra Sassari e Alghero, abbiamo avvistato un paio di astori e altri quattro rapaci (ero senza i binocoli, che idiota) nel giro di dieci minuti. Fermiamoci? Ok, dice l’amico Tore che mi accompagna, anche se vorremmo arrivare al mare prima del caldo e della folla domenicale. E non si son più fatti vedere.

L’incontro di Oristano in realtà era nell’oasi naturalistica a un’estremità degli stagni di Cabras – in una palazzina appena restaurata – e verso le 20.30 era finito, siamo andati sulla torre d’osservazione a vedere il tramonto, gli aironi ecc – pareva La mia Africa, un enorme sole rosso, le montagne blu dietro, un technicolor quasi esagerato.

L’oasi è quella di Pischeredda e fra le persone che ho conosciuto c’era Max Caria che ha messo on line le foto di una sua mostra. Ci sono molti più animali di quelli che sono riuscita a vedere!

Metto qui dove vado, magari se siete da quelle parti…
Domani api alle 22.15, al Soqquadro, negli incontri dei Caffè Letterari di Reggio Emilia.
Mercoledì 2: ore 15, al Dip. di Fisica, univ. Modena-Reggio Emilia, ma è una cosa interna, si parla di Rachel Carson. Il centenario era l’anno scorso, ma l’esempio di “Primavera silenziosa” resta di attualità.
Giovedì: Ravello, 17.30 alla villa Ruffolo per la parte “speciale scienza” del Festival faccio da spalla a Elisa Molinari, del Centro S3 di Modena, sul tema “Immagini del nanomondo”, come le nanotecnologie fanno pensare e ripensare la natura.
Domenica: Modena, ore 19.30 le api sono invitate alla rassegna “Oltre i giardini”