Incertezza

Giorgio Bert mi chiede un articolo sull’incertezza nella scienza e girando per le riviste della Public Library of Science, ne trovo tanta. Tre esempi.

L’eredità di Seveso

Tra il 1994 e il 2005, Andrea Baccarelli, Harvard, e altri nove ricercatori italiani e americani, hanno misurato la quantità di diossina presente nei tessuti di 1.772 donne che vivevano nelle zone A e B nel 1976 e nel gruppo di controllo – altre 1.772 donne di un’area non contaminata – e il livello di ormoni tiroidei (TSH) dei loro bambini, 1.014 in tutto, alla momento della nascita. Però l’ottimo “riassunto redazionale” precisa che non si sa se l’aumento di TSH neonatali abbia causato problemi ai bambini durante lo sviluppo, come quelli prodotti da una carenza di iodio, per esempio. Per saperlo bisognerà seguirne lo sviluppo negli anni.

“Fondo Mortalità Infantile”

E’ il soprannome dato dai critici all’FMI – Fondo monetario internazionale – perché presta soldi ai governi per tirarli fuori dalla bancarotta in cambio di provvedimenti risanatori, e questi comportano sempre tagli alle spese per l’educazione e la sanità.

Soprannome giustificato? David Stuckler, Lawrence King, univ. Cambridge, e Sanjay Basu, Yale, hanno paragonato i cambiamenti del sistema sanitario in 21 paesi ex-sovietici e dell’Est europeo iniziati con prestiti dell’FMI, e diffusione della tubercolosi. Infantile forse non è l’aggettivo adatto, tuttavia:

Nell’arco di vent’anni, scrivono, “l’incidenza, la prevalenza e la mortalità da TB sono aumentate rispettivamente del 13,9%, 13,2%, e 16,6%. Ogni anno in più di partecipazione a un programma FMI è associato a un aumento del 4,1% del tasso di mortalità, e l’1% in più di prestiti FMI a un aumento dello 0,9%. Abbiamo invece stimato una diminuzione del 30,7% del tasso di mortalità da TB con l’uscita dai programmi FMI.” Nei prestiti non FMI, i tre ricercatori hanno trovato la correlazione opposta: incidenza, prevalenza e mortalità sono calati.

Anche qui, il riassunto editoriale segnala alcune incertezze, per esempio: succede solo nei paesi ex-communisti? Un commento di Megan Murray e di Gary King, Harvard, inquadra la questione politica.

La replica dell’FMI è poco convincente. Inizia con una svista:  la ricerca dei tre di Cambridge si basa su dati ventennali dell’Unicef e dell’Oms, e non sul decennio 1992-2002. Un rapporto FMI che dovrebbe documentare un aumento della spesa sanitaria nei paesi che ricevono prestiti riguarda invece l’Africa subsahariana ecc…

Vermi o promiscuità?

Nell’Africa subsahariana, l’HIV è più diffuso tra le donne e gli uomini eterosessuali che nel resto del mondo, un dato che vedo sempre attribuito a rapporti con molti partner. E’ così? Dopo esperimenti su macachi resi, Agnès-Laurence Chénine et al. pensano che la diffusione sia invece favorita dalla schistosomiasi, un’infestazione da vermi, molto comune. Articolo su PLoS Neglected Tropical Diseases. La schistosomiasi c’ è anche in Brasile, dove non la trasmissione dell’HIV fra eterosessuali non è prevalente. Chissà perché.