Premio Fermi

Sono tre, e per tre fisici affiliati all’Istituto nazionale di fisica della materia e già pieni di medaglie meritate:

  • Giulio Casati “per la comprensione del rapporto tra caos classico e quantistico anche in relazione al quantum computing”; complimenti prof, ma non sono mica sopresa, dopo quel suo trasferimento di soldi virtuali dall’Italia alla Svizzera…
  •  Luigi Lugiato pure lui all’università dell’Insubria a Como, “per la scoperta di strutture spaziali da instabilità nelle interazioni non lineari luce-materia”, già premio Max Born;
  • Luciano Pietronero “per la dimostrazione dell’insorgere di strutture frattali in una varietà di fenomeni regolati da auto-organizzazione”. E’ di lui che parla Wallace Stevens nella poesia Connoisseurs of Chaos: “A. A violent order is a disorder; and/B. A great disorder is an order. These/Two things are one”. Dopo parla d’altro, ma poi torna ai Pietronero: “The pensive man… He sees the eagle float/For which the intricate Alps are a single nest”.

Questo per consolarci del guasto all’LHC. Marco del Cern pareva averla presa bene, come un momento di respiro per riflettere e rivedere tutto con calma, ma poi ieri citava sul suo blog la prima legge di Johnson e il postulato di Horner. Mi sa che i colleghi la calma l’hanno persa, speriamo che non l’incatenino al banco di voga col cacciavite in mano al posto del remo…