Scrive Carlo Cosmelli: “Volevo comunicarle che alla Sapienza, dopo circa 20 anni da quando Mario Ageno lasciò l’insegnamento a Filosofia, si rifarà quest’anno un corso di fisica per filosofi. (…) Le accludo il programma che intendo fare. Come vedrà ho voluto inserire anche delle prove di laboratorio. Vorrei che anche i filosofi provassero a sporcarsi le mani con qualche misura. Speriamo non si spaventino troppo.”
Per rassicurare gli studenti di filosofia, “mi consenta, prof”, per il concetto di misura userei la schiuma della birra, cf. Arndt Leike, università di Monaco di Baviera e Ig Nobel 2002, “Demonstration of the exponential decay law using beer froth”, European Journal of Physics, vol. 23, Jan. 2002, pp. 21-26.
E alla bibliografia aggiungerei l’articolo di Alexei Grinbaum. Qui, chiedo scusa, avrei dovuto mettere subito delle avvertenze per i digiuni di fisica. Le ho messe ieri sotto il commento di Enrico.
La propaganda misurata in fotoni
Sempre in tema di misure, Kate Melville riprende l’articolo “Baghdad nights: evaluating the US military ‘surge” using nighttime light signatures” pubblicato su Environment and Planning A da John Agnew e altri geografi dell’università della California-Los Angeles.
Dall’illuminazione stradale dei vari quartieri prima e dopo l’aumento delle truppe americane in città, deducono che il successo di cui si vanta il governo americano è piuttosto limitato.