Ne avevo parlato prima, e poi mi sono dimenticata di dire com’è andata a finire. Il 2 ottobre, l’American Psychological Association ha informato la Casa Bianca che “agli psicologi è eticamente vietato partecipare a interrogatori della sicurezza USA a Guantanamo Bay e nei siti neri della CIA.” Ancora il comunicato ufficiale non è sul sito dell’APA e, stufi d’aspettare, hanno diffuso la notizia Physicians for Human Rights, quelli della “Campagna contro la tortura”.
Contenti anche se amareggiati dal tempo che c’è voluto perché l’APA cambiasse posizione.
Adesso non è che l’APA vieterebbe anche i conflitti d’interesse ai suoi 150 mila psicologi, per far contenti pure Giovanni Fava, Sheldon Krimsky e i soliti criticoni di Psychotherapy & Psychosomatics?
Nell’editoriale del prossimo numero (on line a pezzi, dalla settimana scorsa), Fava rincara la dose e chiede ai colleghi una “maggior libertà intellettuale”.
Che pretese, prof!