Ancora la melammina

caneprocione.jpg
Dimenticavo nel post di prima i 1500 cani procioni di un allevamento da pelliccia nella provincia di Liaoning, morti avvelenati.

Deve esserci una produzione gigantesca di melammina, impianti chimici che non si possono smantellare da un giorno all’altro, facili da controllare così come la destinazione della merce. La melammina aveva già ucciso cani e gatti americani, perché era contenuta nelle scatolette d’importazione. Possibile che un anno dopo, la condanna a morte del responsabile dell’Agenzia per la sorveglianza dei prodotti alimentari e la rimozione dei colpevoli, i “dirigenti onesti” che li hanno sostituiti non riescano a fermare il massacro?

Costano parecchio ai cinesi, la corruzione e la museruola alla stampa. Soprattutto quando ci vanno di mezzo i bambini, nel paese del figlio unico. Chissà quando decideranno che il prezzo è troppo alto.
Foto IUCN