Effetto gelo

Mi spiace, Plos Genetics non ha ancora messo on line l’articolo di Sue Huse sui batteri coloniali (del colon?) che segnalavo nel post di ieri. Quando esce aggiorno il link. Invece su PLoS Medicine è uscito “The Chilling Effect” di Joanna Kempner, una sociologa dell’univ. Rutgers, sulle reazioni dei ricercatori finanziati dagli NHIs, quando i loro progetti sono invischiati in risse politiche.

Analizza le conseguenze di una proposta di legge del 2003, con la quale il repubblicano Patrick Toomey (1) voleva eliminare i finanziamenti a  ricerche riguardanti comportamenti sessuali, il consumo di droghe, e le loro ripercussioni sulla sanità pubblica. La legge non è passata per un pelo, ma il presidente degli NIHs Elias Zerhouni è stato chiamato dal Congresso a “giustificare” quasi 250 ricerche. In seguito, una metà degli scienziati coinvolti ha aggirato l’ostacolo evitando di usare parole come “Aids” o “omosessuali” nel titolo o nell’abstract delle richieste di fondi (grant proposals), un quarto ha abbandonato temi quali “aborto” o “contraccezione d’emergenza”; un 5% ha fatto “un importante cambiamento di carriera”. Un 10% del totale s’è dato comunque da fare per pubblicare i propri risultati.

“Nonostante i fondi non siano stati soppressi, l’interferenza politica ha prodotto un’autocensura dei ricercatori,” conclude la Kempner. Non fa altre generalizzazioni, anche perché soltanto metà degli scienziati da lei contattati ha accettato di risponderle.

Ne deduco che l’autocensura sia stata maggiore di quanto le risulta, ma forse penso male…

(1) Nelle primarie per le elezioni del 2004 il cattolico molto conservatore Patrick Toomey ha perso il suo seggio in Pennsylvania, quando persino il partito repubblicano gli ha preferito Arlen Specter, meno reazionario.
“Molto conservatore”: ha ritrovato subito un lavoro come presidente del Club for Growth, collocato politicamente alla destra del Wall Street Journal…

p.s. Dell’articolo della Kempner parla anche Nature.