Prendo in prestito il titolo del libro di Armando Massarenti, poi glielo rendo.
Nature pubblica un articolo pignolo, ampio e sostanzioso di una post-doc spagnola Elsa Quintana et al. (1). Mi sembra uno di quelli che aprono piste per nuove ricerche. Riguarda l’ostacolo principale all’uso terapeutico delle cellule staminali: la loro capacità, in comune con certe cellule tumorali, ma quante? e quali? di dividersi in una cellula figlia, identica alla madre, che resta all’interno di un melanoma per esempio, e in una predisposta per formare un tessuto diverso, una metastasi in un altro organo.
Lo speciale on-line è una buona bibliografia, però rimanda solo agli articoli di Nature, quindi occhio alle note.
(1) Vetero-femminista io? Il capo del gruppo è Sean Morrison, ma se firma per prima Elsa Quintana-Fernandez, quella catena di esperimenti l’avrà progettata lei.