Ho un po’ di lavoro indietro, colpa dell’inizio dell’anno Galileo sul Sole domani. Ma è tardi. Prima di spegnere vado a vedere cosa intesse Carl Zimmer, maestro di noialtri pennivendoli.
Al suo posto c’è Ken Miller, il testimone per l’evoluzione che ha fatto perdere il processo Dover al creazionismo risorto sotto il nome di Progetto Intelligente. Mazziati e salassati dal giudice Jones E. Jones III (sembra un film), gli adepti vogliono esserlo di nuovo.
Ora Casey Luskin accusa in sostanza Ken Miller di aver detto il falso.
Luskin-Miller, primo round
Miller risponde con una strepitosa lezioncina che manda in frantumi l’argomento principe del ProgettIntelligentismo: la “complessità irriducibile“. L’esempio è quello dei fattori di coagulazione del sangue, fra gli ultimi rimasti, gli altri se li son dovuti rimangiare perché a John E. Jones III veniva troppo da ridere.
Un tifoso di Luskin prova a salire sul ring
Non perdetevi il commento di un certo Charlie Wagner. Secondo lui, se l’evoluzione fosse vera, le mutazioni per i fattori di coagulazione avrebbero dovuto prodursi e incastrarsi tutte simultaneamente. E’ impossibile. Quindi Darwin è morto e c’è voluto un Progettista Intelligente (1). Che infatti è vivo e lotta insieme a Charlie. Che pensa che la Terra ha 4004 anni. Quindi i seguaci del vescovo Ussher non si sono estinti.
Leggere Charlie è meraviglioso, come trovare un tiktaalik che nuota nella fontana, un disonauro che pascola nei giardinetti, un eohippus al circo Togni, un…
(1) Dove ha imparato a progettare le lombari delle bipedi? Dopo sei ore al computer, se lo trovo gli faccio un… processo così.
Luskin–Miller, secondo round
Lo sfidante azzarda una difesa del libro di Michael Behe, Of Pandas and People, stampato con i file di Darwin’s Black Box, di Michael Behe, ma con Progetto Intelligente invece di creazionismo, solo che ogni tanto il “trova e sostituisci” di Word non ha funzionato. Neanche Giuliano Ferrara è riuscito a dirne bene, e pare che il Papa sia rimasto molto deluso pure lui.
Occhio alla metafora della bici usata da Luskin, un LOL virale. E al finale di Miller: “Casey, se vuoi davvero difendere Behe, un buono modo per iniziare è provare a leggerlo.”
Luskin–Miller terzo e ultimo round
Domenica 4, aggiornamento.
Intanto spero che ci siano altri match, era quasi meglio dei Marx Brothers.
In sintesi Miller si chiede come mai il povero Luskin tiri fuori adesso la disfatta subita tre anni fa nel processo Dover. Me lo chiedevo anch’io. Pensando alla flagellazione, al cilicio e altre pratiche di certi credenti, m’ero risposta che ne traeva piacere. Niente da ridire, fatti suoi.
Sbagliavo.
Pare invece che sia una guerra preventiva. Ci sono stati, Texas, Oklahoma, Florida ecc., in cui certi eletti nelle Boards of Education esigono l’insegnamento del creazionismo nelle ore di scienza. Altri eletti, memori dei milioni di spese processuali che la scuola di Dover, Pennsylvania, deve ancora pagare, non ci pensano proprio.
Perciò il Discovery Institute (datore di lavoro di Luskin) deve proclamare urbi et orbi che il processo Dover è andato male solo perché Miller ha imbrogliato. E promettere che non succederà più. Quindi l’offensiva Luskin annuncia una mobilitazione generale dei Charlie Wagner e nuovi scontri nelle aule dei tribunali.
Ci vedrei altri motivi.
1. C’è crisi, gli sponsor scarseggiano, se non vince almeno una battaglia che li convinca di metter mano al portafoglio, il Discovery rischia la bancarotta.
2. Luskin è stato incaricato dal Discovery (che avanza pretese di scientificità) di difendere la reputazione di Behe, l’unico che prima ne aveva una scientifica, anche se non in biologia. Ridicolizzato lui, reclutarne altri sarà duro.
3. B. Obama s’è circondato di scienziati laici – in senso politico – che stanno mettendo mano al curriculum scolastico, il momento è infausto, i PI-isti son depressi e Luskin deve risollevarne gli animi con un po’ di propaganda fide.
O magari avevo ragione e cerca l’umiliazione pubblica per un effetto cilicio sui fatti suoi.