Collisione tra PNAS e Science

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Su Science del 2 gennaio scorso, il geologo James Kennett, il figlio archeologo Douglas et al. scrivevano che era stato un meteorite – o tanti,  o pezzi di cometa – caduto 12.900 anni fa sugli Stati Uniti a raggelare il clima del Younger Dryas, a causare incendi da un capo all’altro del continente, a sterminare mammut e paleo-indios della civiltà Clovis, e a spargere nano-diamanti nelle rocce, qualcuna accanto a un sito Clovis.

Sebbene i Kennett si presentassero come i nuovi Alvarez Sr. e Jr.  – quelli dell’asteroide che avrebbe sterminato i dinosauri – la loro interpretazione dei nano-diamanti era stata accolta con scetticismo. Oggi è smentita sui PNAS, da Sandy Harrison et al. del Global Paleofire Working Group, una costola di Bridge, dopo aver analizzato carbone vegetale e pollini da un capo all’altro del continente.
Quindi avrebbe toppato Science mentre il 1. giugno 2007 e di nuovo il 7 marzo 2008 Richard Kerr ci scriveva che era infondata la “teoria della collisione cosmica” dei Kennett… pubblicata a puntate sui PNAS.

Proprio Kerr riprende su Science un altro paper uscito oggi sui PNAS di Susan Solomon della NOAA et al., con un modello del clima statunitense da qui al 3000. Deprimente.

Come se non bastasse, ce n’è uno di Stéphanie Jenouvrier et al. di Woods Hole, secondo il quale tra un po’, i pinguini imperatori non si ritroveranno più in 4000 coppie a Pointe Géologique, come nel film, ma in 300 al massimo perché non ci sarà più la banchisa. Ne parla Helen Fields su Science, così non c’è bisogno di abbonarsi ai PNAS?

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p.s. A Woods Hole, dicono che il Diluvio universale in realtà avrebbe riguardato il delta del Danubio, alzando il livello del Mar Nero di 5-10 metri, mica di 50 e passa come vorrebbero certe scritture. Non ho visto la news in giro, ma dato che papa Ratzinger ha appena detto bene della rete, forse nessuno vuole smuovere le acque….