That Godd… Particle

higgsgraph_031309_medres.jpg
© Fermilab

Da un decennio s’è calcolato – e verificato per esclusione con qualche esperimento – che la massa del bosone di Higgs deve essere superiore a 114 GeV/c2 e inferiore a 185 GeV/c2. Altrimenti tocca rottamare il modello standard delle particelle e delle loro interazioni. Al Cern di Ginevra lo preferivano attorno ai 160-170 GeV/c2. In base a E=mc2 (grazie, alphakappa) è l’energia giusta per dare una chance all’LHC. Spiacenti, hanno detto oggi i fisici del Fermilab ai colleghi del Cern durante la conferenza annua “Fisica elettrodebole e teorie unificate”, nota con il termine monastico di Rencontres de Moriond.

Spiacenti, lo vedete quello spazio bianco tra 114 e 158 GeV? E’ lì.

Addio spaghettata
Lì il Tevatron non ci arriva. E non ci arriva nemmeno l’LHC, ma non è il caso di destinarlo ad altro uso. Vogliamo escludere che – a Susy piacendo – quel maledetto bosone esiste in versione grassa oltre i 200 GeV, un’energia alla portata dell’LHC?

O escludiamo l’esistenza della particella Dio?