L’appetito dei copepodi


Sono un po’ di anni che per scriverne sul Sole, D e altrove, seguo i “progressi” della geoingegneria: la ricerca di soluzioni efficaci a breve termine per tamponare gli effetti del cambiamento climatico.

E’ già un bizness. Aziende come la Climos e la Planktos (fallita un anno fa) avevano trovato capitali per “fertilizzare” tratti di oceano con limaglia di ferro, la quale avrebbe favorito un aumento di diatomee, coccolitofori e altre bellissime creature dello zooplancton. Avrebbero usato il carbonio della CO2 atmosferica per farsi il carbonato di calcio necessario al loro scheletro, il quale sarebbe finito sui fondali, alla loro morte.

Secondo gli imprenditori, con 1, 2, al massimo 4 milioni di tonnellate di limaglia – o con 300/500 mila tonnellate di solfato di ferro, solubile in acqua – sarebbe stato possibile sequestrare 3 miliardi di tonnellate di CO2, circa metà di quella immessa in atmosfera ogni anno. E venderla sui 60 euro a tonnellata, sotto forma di crediti carbonio.

Per controllare l’efficacia del metodo, la Germania e l’India hanno  finanziato  l’esperimento Lohafex, prima sospeso dal governo tedesco per una protesta degli ambientalisti, poi riautorizzato. Adesso sono usciti i risultati.

A bordo della Polarstern dell’Alfred Wegener Institut, 70 ricercatori di 7 paesi hanno fecondato con sei tonnellate di solfato di ferro 300 km2 di superficie marina nei cosiddetti “deserti” dell’Atlantico sud. La quantità di fitoplancton è raddoppiata, come previsto, grazie alla proliferazione di certe alghe che però sono state subito divorate dai copepodi. Non c’è stato verso di far crescere ulteriormente il fito- e lo zoo- plancton, neppure con l’aggiunta di fertilizzante.

Quel metodo ha premesse semplicistiche e notoriamente sbagliate, per es.: il plancton è uguale dappertutto, se ce n’è di più in presenza di ferro, dove ce n’è meno basta aggiungere ferro per farlo crescere; come la superficie terrestre quella marina è fissa, qui semino e qui raccolgo ecc. ecc. Insomma lo trovavo idiota e Lohafex uno spreco di tempo e di denaro.

Invece no
Lohafex dimostra che del plancton si sa pochissimo, anche se è la maggior fonte di proteina esistente. E spero che i risultati facciano parlare della ricerca in geoingegneria. Finora ne discutono solo le riviste specializzate – l’Economist fa eccezione – e solo a proposito di quella civile. Poi c’è quella militare, segreta ma finanziata dalla Difesa negli Stati Uniti e, da quanto si riesce a sapere, in Cina, Russia e India. Dati i precedenti esperimenti durante la guerra del Vietnam, lo trovo preoccupante.

Abstract

Pope Benedict XVI made an outrageous and wildly inaccurate statement about HIV/AIDS.

Dall’editoriale del Lancet.
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