Per un’introspezione rapida e precisa

La settimana scorsa, in un commento mazzetta parlava di un “nuovo gingillo che si presenta utilissimo”. Finalmente ho letto su Nature l’articolo di Keisuke Goda, post-doc all’università della California-Los Angeles, e colleghi.

E’ un sistema di imaging detto “serial time-encorded amplified microscopy” o Steam. In altre parole, una macchina fotografica che scatta ogni 440 picosecondi con un’esposizione di 163 picosecondi, mille volte più veloce di quelle a CCD ma senza sacrificare l’alta definizione. Volendo si può visualizzare la propagazione di un’onda d’urto in un materiale o gli scambi di segnali molecolari in una cellula.

Non solo il gingillo è utile, è pure conveniente. K. Goda dice che lo può costruire chiunque a partire da componenti già in commercio, seguendo le istruzioni date nel suo paper un po’ come quelle dell’Ikea. Ma forse è meglio aspettare il prossimo modello, sarà ancora più veloce e darà immagini tridimensionali. Magari già colorizzate.

Fantastico, chissà quante serate con gli amici a proiettarci in 3-D a parete intera i rispettivi mitocondri (i bastoncini azzurri nella foto sopra) che si danno da fare per produrre energia. Ho già la colonna sonora

(Ma che gli prende, a wordpress?)

(Come non detto, è tornato il solito carattere.)