Memories are made of…

Su BMC Biology Jean-Christophe Sandoz et al. – CNRS/univ. Tolosa – scrivono di aver condizionato, con il metodo Pavlov, delle api a dirigersi verso la fonte di un odore, premiandole con soluzione di sucrosio sulla proboscide e sulle antenne. Dopo 3, 24 e 72 ore, hanno controllato se si ricordavano l’odore giusto presentandone due diversi. La maggioranza delle 55 cavie se ne ricordava.

Poi hanno rifatto l’esperimento così. A un gruppo hanno iniettato – nel torace per il condizionamento, e nell’emolinfa del cranio per il controllo dei ricordi – un inibitore del calcio. Mentre la memoria a breve termine rimaneva uguale a prima, il giorno dopo il gruppo s’era scordato tutto.

Ad altri due gruppi hanno fatto punture o di calcio o di caffeina. Risultato: entrambe le sostanze rafforzano la memoria a lungo termine, ma la caffeina – che stimola l’assorbimento del calcio da parte dei neuroni – ancora di più.

Niente di travolgente, se non che di solito si parla di memoria di elefante e non vorrei che qualcuno la correlasse alla proboscide. In realtà, l’effetto del calcio sulla memoria era stato misurato l’anno scorso nel cervello del moscerino della frutta, vedi nota 39 nel pdf dell’articolo.

La ricerca di Sandoz et al. è uscita tre settimane fa e me la ricordo solo adesso perché il Corriere riprende questo lancio dell’AFP, ripreso da questo di Eurekalert :

Cinque o sei tazzine di caffè al giorno possono combattere i problemi di memoria legati all’Alzheimer. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università della Florida.

Sì, ma nei topi ingegnerizzati per avere le placche amiloidi di cui non è chiaro ancora se siano la causa dell’Alzheimer o la conseguenza. Se funzionasse il caffè, in Italia l’incidenza sarebbe minore che in Giappone. Non è così. E le stesse virtù potenziali della caffeina non erano già state attribuite alla nicotina da un famoso neurobiologo francese?

Sempre in tema di neuroni
Sandro Bondi non era il difensore dei valori cattolici contro il PD che li calpestava?
E restando sul Corriere, Lina Sotis è l’unica notare che gli anziani decisi ad espellere le badanti sono quelli che si fanno assistere dalle escort che, detto con altre parole, è anche l’opinione di monsignor Crociata (nomen…)?
Be’,  vado a farmi un caffè.