Après la moutarde

All’Ecofest di Frascati, Guido Guidi e Franco Battaglia concordano. Negli ultimi anni ha fatto più caldo per una variabilità dovuta a fenomeni naturali, le nostre emissioni di gas-serra non c’entrano. I ricercatori in climatologia pubblicano misure, osservazioni, modelli e dati falsi, dobbiamo invece fidarci della competenza scientifica di Guidi e Battaglia. Dubitarne è insultante, come oso? E’ vero, sono scortese, non ne posso più di sentire accusare di frode e/o di incompetenza migliaia di scienziati, e di complicità i giornalisti. Ma ieri ho imparato la cortesia da Guidi e Battaglia: consiste nel fornire disinformazioni e mai un dato – o misura, modello, osservazione – a sostegno della loro accusa. 

Ecco come si fa.
Di una curva delle temperature nel millennio scorso uscita nel 1998, criticata, corretta, completata e riconfermata, come il cortese Guidi si scrive

Nel caso dell’Hockey Stick, la comunità scientifica lo ha ufficialmente rigettato.

E come lui ieri, si afferma seriamente o non vale

la temperatura media è un’invenzione perché in natura la media non esiste.

La meteorologia nemmeno. Se la inventa?

Battaglia è ancora più cortese
Non saprei quale dei suoi articoli citare per far giustizia al suo stile arguto ed elegante. Questo forse?

Scrivere proprio oggi sulla colossale balla del riscaldamento globale è, come s’usa dire, come sparare sulla croce rossa.

Spara, però a malincuore e solo per piazzare un’auto-réclame:

Faccio parte di un organismo internazionale, l’N-IPCC (la N sta per «non-governativo») che ha valutato la stessa letteratura scientifica a disposizione del più famoso Ipcc, ma è giunto a conclusioni opposte, e ha pubblicato il rapporto “La Natura, non l’Uomo, governa il clima” (tradotto in 5 lingue, la versione italiana, è già pubblicata dall’editore 21mo Secolo).

Altri hanno già narrato dell’N-Ipcc, dei prodi che hanno contribuito al suo nuovo, si fa per dire, rapporto e firmato l’appello ivi riprodotto, non mi ci metto. 

E’ encomiabile che qualcuno accetti ancora di sottoscrivere testi di Fred Singer e di Frederick Seitz, no? Ci vuole stomaco dopo i documenti delle multinazionali delle sigarette che ne hanno mostrato la venalità (riassunto qui), e lindagine dell’Union of Concerned Scientists. I due Fred, appena smesso di alimentare la presunta controversia scientifica sul nesso tra fumo e cancro, hanno acceso quella sul nesso tra i nostri gas-serra e il riscaldamento globale. Seitz da presidente del Marshall Institute fino alla morte l’anno scorso, e Singer a capo di succursali parimenti finanziate da petrolieri e carbonai. Degli eroi.

Effetto Dunning-Kruger
Stefano Caserini, l’autore di A qualcuno piace caldo che nel dibattito ha detto le cose sensate, si chiedeva quale meccanismo psicologico portasse a negare l’evidenza del clima, dell’Hiv o dell’evoluzione. I soldi talvolta. Non in questo caso. Come dicevo a Battaglia, non penso che lui o Guidi sia al soldo di petrolieri e carbonai. Dev’essere il Dunning-Kruger.

Guidi sopravvaluta il proprio inglese. Qui inciampa sul falso amico “dramatically”  (platealmente, visibilmente) e così, da un secco aggiornamento sui ghiacci marini artici, vede traboccare “un pathos da tragedia greca”.

Unskilled nei classici greci, irride alle previsioni di Susan Solomon  nel post” Cassandra è tornata. (Nota per i bambini delle elementari: Cassandra prevede che Troia sarà distrutta. Nessuno le crede. Troia viene distrutta).

Anche Battaglia soffre di Dunning-Kruger:

Care mamme (fonte), non lasciatevi ingannare. Vorrebbero convincervi che i cibi biologici sono garanzia di migliore qualità e più salutari per i vostri figli. Ma non è vero. È questa la conclusione resa nota ieri dalla «Food Standards Agency», l’agenzia governativa britannica per gli alimenti, dopo un’indagine durata 12 mesi e condotta sulla base di oltre 160 ricerche degli ultimi 50 anni.

Sicuro di sé, imbrocca la bufala, ignora le fonti originali e balza a conclusioni opposte a quelle degli autori. Pari disprezzo del pericolo, alcuni mesi prima:

E’ stato accertato che i neonicotinoidi non c’entrano con la moria delle api. I test effettuati, obbligatori in fase di registrazione di tutti i fitofarmaci, dicono chiaramente che l’esposizione di campioni di api a queste sostanze non ha dato risultati negativi: per farla breve, le api di diverse migliaia di alveari esposte per alcuni anni non sono morte.

Accertato da chi? Da Battaglia con esperimenti di chimica ambientale che la modestia gli impedisce di pubblicare? Per cortesia ne informi la Bayer, costretta da ricerche dell’INRA et al. – taroccate come quelle del clima, ovvio – a risarcire con 2 milioni di euro gli apicoltori francesi e ora ha i magazzini pieni di roba vietata come in Francia e in Germania, o sospesa come in Italia.

Nota per gli apicoltori. Dopo le verifiche sul campo, giovedì scorso il ministro Zaia ha annunciato che era rinnovata per un anno la sospensione dei neo-nicotinoidi. Me lo ha detto ieri Giacomo, insegnante che oltre alle arnie cura questo sito.