L’anello fantasma di Febe

Phoebe ring
“Artist Concept”, NASA/JP-Caltech/Keck

Nell’infrarosso, il telescopio spaziale Spitzer ha “fotografato” attorno a Saturno un anello immenso – qui in un formato degno di lui – e sbilenco di 27° rispetto agli altri, lungo il quale corre l’orbita di Febe, una delle sessanta e passa lune del pianeta. La presenza di tutta quella polvere scura – invisibile nello spettro ottico e perciò detta fantasma -viene sparsa da Febe e ne sarebbero impolverati e scuriti pure Iperione e mezzo Giapeto. Paper e ammirazione su Nature.

Toutatis sia lodato
Ieri i ricercatori della Nasa hanno presentato al congresso dell’Ass. Am. di Astronom. la nuova traiettoria di Apophis, ricalcolata in base alle ultime osservazioni: il rischio che ci cada addosso nel 2036 è molto diminuito.

La perennità si fa attendere
Sotto Castagna, Nicola che ha buone letture, chiede notizie sul grano perenne dell’Istituto Land, Kansas. Rispondo qua, qualche volta passano dal blog amici che collaborano con Ong, e seguono questi sviluppi da vicino.

A singhiozzi dai tempi della seconda guerra mondiale, con più impegno dall’inizio del secolo, ci lavorano in parecchi. L’idea è di ottenere un frumento che, una volta i suoi semi mietuti (esiste il participio passato o si coniuga come soccombere?) ricresce spontaneamente. Se ne lascia il resto della pianta sul terreno, a fertilizzarlo e proteggerlo dall’erosione. Ottimo per l’agricoltura: il risparmio compensa la resa, probabilmente inferiore a quella dei frumenti attuali. Ma il graminaceo fa resistenza ai tentativi di cambiargli il modo di riproduzione. “Non ci riusciremo nel corso della mia vita,” diceva al New York Times  il prof. Jones che nel 2007 aveva 50 anni.

L’ultimo rapporto del Land parla di un ibrido di frumento, triticale (a sua volta ibrido di frumento e segale) e non specificate graminacee perenni, i cui semi ogni tanto non sono sterili, e di cui ricrescerebbero 10 piante su migliaia. Al condizionale: non ho visto pubblicazioni scientifiche. Né sul riso perenne, d’altronde.
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