Superbrumista


Fonte

Agli insegnanti segnalo un’intervista a Giovanni Bachelet in sabbatico al Parlamento per conto del Pd. Resta sul tecnico, ma direi che non prevede un’approvazione bi-partisan della riforma della scuola proposta dalla Lega Nord. Nonostante il cognome, è professore alla Sapienza dove, con una quantità demenziale di citazioni, ha contribuito a tirar su la facoltà di fisica al 25mo posto nella classifica mondiale. Purtroppo ministri e parlamentari nordisti non ne capiscono il lavoro, ma come si dice superconduttore in lombardo-veneto-piemontese? Se “brumista” è conducente…

Eletrùn
M’è venuto in mente perché su Nature Nanotechnology è uscita una ricerca di Clark et al. che ottengono un materiale superconduttore con soltanto 4 coppie di molecole, paper gratis. E’ anticipata on-line anche una ricerca di Yoon Sung Nam et al. del lab di Angela Belcher, quella della batteria a virus. Hanno modificato geneticamente un virus dei batteri (il celebre fago M13) per fargli attirare, e farlo legarsi a, delle molecole catalizzatrici (ossido d’iridio) e un pigmento biologico (zinco-porfirina).

In parole povere, i virus così corredati aspirano da un lato gli elettroni che tengono insieme idrogeno e ossigeno nella molecola d’acqua e li evacuano dall’altro, quindi forniscono elettricità come nella pila. Purtroppo, riducono i due elementi a polpettprotoni, compreso l’idrogeno che, come carburante, servirebbe intero.

Bisognerebbe convincere l’M13 a ricucirne il protone all’elettrone. Forse è chiedergli molto, comunque imita bene il processo di fotosintesi usato dai cianobatteri. Che l’abbiano acquisito da un suo simile?

La cosa interessante – per chi non ritiene i virus organismi viventi a pieno titolo – è che una volta in gruppo gli M13 battono la fiacca come i batteri. Per mantenere l’efficacia individuale, si son dovuti incapsulare uno per uno nei pori di un microgel.

Enzimi de remulass e nanotubi de carbùn
Valerian Kagan et al. avevano già scoperto che nei polmoni dei topi, i nanotubi monostrati di carbonio sono degradati dalla perossidasi del rafano, senza danni ai tessuti. Nel nuovo paper, dimostrano lo stesso effetto dell’analogo umano dell’enzima, la mieloperossidasi.

Se si fosse fatto uno studio simile sulla tossicità dell’amianto, prima di usarlo…
.