La settimana scorsa, l’istituto Heartland ha tenuto il suo IV vertice mondiale sui cambiamenti climatici, nella sala da ballo di un albergo di Chicago. A parte Scott Denning liberista ma evidence-based, c’erano gli amici di Fred “il fumo fa bene” Singer a presentare le solite “ricerche”. Sunto degli interventi e primo elenco di strafalcioni, tra cui la visione di un raffreddamento globale dal 2009 e la previsione di un’era glaciale dal 2014 perché il Sole rimpicciolisce.
Alcune valutazioni qui, e risorse per farle da sé come suggerisce Judith Curry (a sinistra nella foto), recente ammiratrice del bell’Anthony (Watts, a destra).
Se ogni volta che un partecipante accusava di frode gli scienziati non conformi allo Heartland-pensiero, abbia gridato anche lei “in galera! in galera!” non è dato sapere, Roger Harrabin della BBC non l’ha registrata. In compenso ha raccolto pareri che deprimeranno il bigoilista italiano medio: Richard Lindzen ammette che la CO2 contribuisce al riscaldamento in atto; Steve McIntyre che è troppo difficile smontare la mazza da hockey, ormai lascia perdere; Roy Spencer che i suoi dati confermano quelli della CRU e simpatizza con il suo direttore Phil Jones, perseguitato da McIntyre.
Malgrado la crisi economica, lo Heartland ha trovato i soldi per il cachet di Christopher Monckton: ha tirato su di morale la platea con uno sketch comico.
Domani sono alla Statale per le borse L’Oréal-Unesco ché viene Ilaria Capua, poi a Pisa al convegno di fotonica, martedì sera rientro con le specie aliene al Teatro Verdi.