Postumi di E.D.

Ieri Bocconi Lecture sull’economia dello sviluppo e la differenza di genere. E’ vero, come dicono tutti, che per uscire dalla povertà sono più efficaci gli aiuti alle donne? Faceva la domanda e ci rispondeva Esther Duflo, una francesina che nonostante il latte dietro le orecchie e l’ambiente geronto-maschilista, ha già spazzolato gli onori più importanti – quest’anno la medaglia Clark, data per la seconda volta a una donna.

E’ vero in parecchi casi, rispondeva, qualche volta no, dipende da quali fattori sono considerati prioritari, o presi in conto negli esperimenti di cui citava i risultati. Con un inglese da ispettore Clouseau, rammentava ai papaveri presenti che il soffitto di cristallo è anche quello costruito e curato da loro: salvo quote obbligatorie per legge, nessuno rinuncia a una poltrona in consiglio di amministrazione, senato accademico o parlamento.

Le signore gongolavano a sentirlo dire da una che non può essere accusata d’invidia del pene: il soffitto l’ha mandato in frantumi. Gli uomini dovevano rinunciare a privilegi, concludeva, senza nascondersi dietro teorie sui soldi spesi bene o male. Il principio di equità va difeso a priori e ovunque.

Dopo di lei sono intervenuti i discussants,  unici autorizzati a farle domande, ma a parte la prof. Da Ferrara il resto non deponeva a favore della Bocconi IMHO.  Con Chiara, la prez. di Action Aid, abbiamo detto a E.D. di aver mire su di lei (AA commissiona ricerche). “Vous savez où me trouver?” Ben oui! “Let’s keep in touch”. Vouivoui. Poi Chiara appoggiata alla vespa e io alla bici, restiamo a lungo a discutere sotto gli ippocastani. E a cibare zanzare, scopriamo dopo.

Mon pense-bête
Cosa ci serve sapere? Poi ne parliamo, AA, AIDOS, Nel nome della donna ecc.? Condividiamo la sua conclusione: le donne sono esseri umani con gli stessi diritti degli altri. Per il resto, metto qui alcuni appunti di ieri. Riguardano più l’India per vari motivi, tra cui le economiste indiane che le quali E.D. collabora.

Le donne elette a capo villaggio investono in acqua potabile e gli uomini in educazione e strade. Non si sa qual è la decisione più efficace, diceva E.D., ma il dato è interessante nella sua ambiguità. Qual è il  contesto? Ogni policy dev’essere locale (altro tenet di E.D. e AA). Allora l’acqua è la priorità femminile nei posti dove la mortalità infantile da water-borne diseases è alta? Dove le ragazze che vanno a prenderla sono violentate? Dove le scuole non hanno gabinetti (o non separati, se hanno la fortuna di averne) e sono infrequentabili per una ragazza? Se l’acqua è potabile, in cosa investono le elette?

C’è un’inflazione della dote per le figlie “date” in sposa. Eppure nascono più maschi che femmine. Se la domanda supera l’offerta, il costo della dote deve calare o che cavolo di “marriage market” è? C’è inflazione anche del  prezzo pagato per smaltire i rifiuti? (Snark but in Yemen, at least le ragazzine hanno un valore visto che sono vendute ai vecchi mullah…)

L ‘eliminazione preventiva delle bambine è illegale e praticata lo stesso in diversi paesi del mondo. “Meglio spendere 500 rupie oggi (per abortire) invece di 50.000 domani” (per la dote di una figlia), diceva una réclame trovata da E.D. per strada, in una città indiana. La pratica è tollerata perché riduce la natalità, un bene maggiore?

Spesso le ragazze “saltano a piè pari” i ragazzi perché studiano in scuole laiche e i ragazzi in scuole religiose (mantengono le tradizioni di casta). Così le prime sanno l’inglese e trovano lavoro in BPOs (Business process outsourcing) e call-centers, ma poi si sposano up caste, down caste, per niente?

In generale: per interpretare i risultati degli esperimenti quanto conta la presenza/assenza di rule of law, di violenza contro le donne, di credenze religiose e culturali – come in Italia- sulla loro inferiorità innata?

E.D. irrideva le opinioni dell’economista Larry Summers, riprese di recente in due articoli di J. Tierney sul New York Times a proposito di una legge in discussione al Congresso. Forse la credenza maschile più radicata è che si meritino il potere sempre e per sempre? Lo suggeriva un esperimento citato da E.D. in cui due gruppi di uomini ascoltavano lo stesso discorso detto da una donna e da un uomo, e giudicavano il primo molto meno convincente del secondo.

Alors l’ultima domanda, per oggi, riguarda gli esperimenti. Quanta differenza di genere c’è nei risultati ottenuti, per es. più dedizione al bene comune negli uomini quando lo studio è fatto da ricercatori  e vice versa? Vorrei un’analisi à la Ioannidis. Non a conferma dei miei bias sulla superiorità femminile – evidence-based, of course … – per sapere se e dove è possibile fare qualcosa.

Q.E.D.?
Da cavia in un esperimento di E.D. – sospetto – sono uscita dalla sua conferenza con più domande di prima e la convinzione che di economia non so niente.