Scientia delenda est

Nel  2001 la prima decisione politica del governo Bush è stata di togliere i finanziamenti pubblici alle ricerche su cellule staminali da embrioni creati per la fecondazione  in vitro, non utilizzati e donati dai genitori. Nel 2009 una delle prime decisioni del governo Obama è stata di abolire quella del predecessore.
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– Agosto 2009, James Sherley del Boston Biomedical Research Institute, Theresa Deisher, direttrice scientifica dell’AVM Biotechnology di Seattle e alcuni gruppi cristiani fanno causa contro il Dipartimento della sanità americano e i National Institutes of Health (NIH) per riottenere il divieto. La distruzione di embrioni, anche se destinati a essere distrutti, sarebbe immorale. Il tribunale distrettuale di Washington respinge la causa perché i promotori non sono parte lesa  (no legal standing).

Giugno 2010, davanti alla Corte d’appello di Washington i due ricercatori sostengono di essere parte lesa: siccome i finanziamenti federali vanno anche alle staminali embrionali, ce ne sono meno per quelle adulte e loro due soffrono di “aumentata competizione”. La Corte d’appello ritiene che loro causa è ammissibile.

– 23 agosto, il giudice Royce Lamberth dà ragione alla “parte lesa”, dichiara ogni embrione indistruttibile e sospende tutti i finanziamenti per le staminali embrionali. Panico nei laboratori americani e non. Il Dipartimento della giustizia deposita una mozione perché i fondi federali già assegnati siano versati normalmente, il giudice Lamberth non avendo dimostrato che la parte lesa lo era stata davvero. Allega un documento degli NIH da cui risulta che prima della decisione del governo Obama, James Sherley aveva chiesto fondi cinque volte senza ottenerli, ma l’anno scorso aveva ricevuto 425.000 dollari. La mozione è respinta. Panico raddoppiato nei laboratori americani e non.

– 14 settembre, la Corte d’appello di Washington sospende temporaneamente la decisione del giudice Lambert sui fondi federali, mentre “esamina il merito della causa”. I laboratori americani e non trattengono il fiato. La parte lesa protesta, i gruppi cristiani organizzano manifestazioni di preghiere e insulti al POTUS.

– 21 settembre, tutte le università statali della California si costituiscono parte lesa dalla decisione del giudice Lamberth. Harvard, MIT ecc. si preparano a imitarle.

– 28 settembre, la Corte d’appello di Washington dichiara sospesa a tempo indefinito la decisione del giudice Lamberth. Sospiro di sollievo nei laboratori americani e stranieri.  L’avvocato a capo del team di difesa della parte lesa si dichiara molto insoddisfatto, i gruppi cristiani sono decisi a portare il caso dell’intangibilità degli embrioni inutilizzati e inutilizzabili davanti alla Corte Suprema, favorevole alle aziende private e quindi all’AVM Biotechnology. Forse non servirà, dopo le elezioni di novembre il Tea Party potrebbe far votare le leggi che gli aggradano e mandare chi fa ricerca sulle staminali embrionali a Guantanamo. Dettagli qui.

Business As Usual
Via mazzetta. Una lobby dell’industria mineraria, Methane Awareness Resource Group Diesel Coalition, ha vinto la causa intentata nel 1996 al National Cancer Institute e al National Institute for Occupational Safety and Health. Grazie allo stesso giudice che l’aveva aiutata con una mossa simile nel 2001, la Coalizione potrà rivedere, prima della pubblicazione negli Annals of Occupational Hygiene, i risultati di una ricerca condotta per 18 anni dai due istituti sugli effetti del particolato da diesel sulla salute di 12 mila minatori. E’ un’altra vittoria per Henry Chajet, il legale preferito dall’industria mineraria e chimica. Secondo Celeste Monforton dell’università George Washington

Chajet capisce i limiti della scienza, come convincere la gente che quegli istituti sono fuori controllo, sa valutare le disfunzione del sistema di regolamentazione e come approfittarne.

La richiesta di esaminare le bozze di una ricerca sul cancro costata 9,4 milioni di dollari fa parte di una campagna per ritardarla o per discreditarla, dopo aver esaurito i modi di ostacolarla.

A latere, Jim Hansen – il climatologo perseguitato da Big Oil & Coal, autore di Tempeste in uscita per le edizioni Ambiente, è stato riarrestato durante una protesta davanti alla Casa Bianca contro i danni alle persone e all’ambiente delle miniere a cielo aperto. A meno che il Tea Party  vinca le elezioni e lo mandi a Guantanamo, sarà in Italia a fine anno per presentare il suo libro.

BAU BAU (prima che qualcuno lo chieda, sta per Business As Usual bis)
Strigliato da Climalteranti, al ten. col. Guidi son saltati i nervi. Invece di diffamare scienziati stranieri a distanza di sicurezza, insinua che per Climalteranti sarebbe “bella la vita, eh?” perché tra il 2010 e il 2014 il Centro euro-mediterraneo per i cambiamenti climatici sarà finanziato dallo stato italiano con 22 milioni di euro.

S’è fatto l’idea che il Centro pagherà Climalteranti per propagandare il global warming così come la Difesa, con i suoi 20 miliardi all’anno, paga Climate monitor per propagandare il global cooling?

Il ten. col. sostiene pure che gli scienziati del clima, come Stephen Schneider, inventano “scary scenarios” per procurarsi “loads of risorse”. Nato ieri, non ha mai sentito parlare dello “scary scenario” sulle armi segrete di Saddam grazie al quale i suoi commilitoni si sono procurati “loads of risorse”?

Domani Bologna, dopodomani Ferrara, post incerti.