Nano

Immagine di un nastro di grafene, ottenuta nel lab di Millie Dresselhaus.
Niente rimbrotti dal Vaticano a proposito del Nobel agli emigrati russi Andre Geim e Konstantin Novoselov “per esperimenti pionieristici riguardanti il grafene, un materiale bidimensionale”.  All’Accademia russa delle scienze, Geim ha dichiarato:

Ho dormito bene questa notte, non avevo previsto un Nobel per quest’anno.

Qui il grafene è una specialità modenese dell’S3 diretto da Elisa Molinari, che presumo stia festeggiando dopo il convegno organizzato per la nascita dell’Istituto nanoscienze diretto da Lucia Sorba. E’ la pisana del Nest che ha partecipato alla scoperta dei plasmaroni i quali dal nome sembrano dei rompiscatole, invece sono quasi particelle composte da un vettore di carica e da un plasmone.