Global racket

 

William F. Laurance, Distinguished Research Professor & Australian Laureate, Prince Bernhard Chair in International Nature Conservation, James Cook University, Cairns, Queensland, Australia

Thomas E. Lovejoy, Biodiversity Chair, The Heinz Center, Washington, D.C., University Professor, George Mason University, Virginia, USA

Sir Ghillean Prance, FRS, VMH, Professor and Director Emeritus of the Royal Botanic Gardens, Kew, UK

Paul R. Ehrlich, Bing Professor of Population Studies, President of the Center for Conservation Biology, Stanford University, California,

Georgina Mace, FRS, CBE, Professor and Director of the NERC Centre for Population Biology, Imperial College London, Ascot, UK

Peter H. Raven, President Emeritus, Missouri Botanical Garden, St. Louis, Missouri, USA

Susan M. Cheyne, Wildlife Conservation Research Unit, University of Oxford, UK, Orang-utan Tropical Peatland Project, Director of Gibbon and Felid Research

Corey J. A. Bradshaw, The Environment Institute and School of Earth & Environmental Sciences, University of Adelaide; and South Australian Research & Development Institute, Adelaide, Australia

Omar R. Masera, Professor and Director, Bioenergy Lab, National University of Mexico, President, Mexican Network on Bioenergy, Morelia; Nobel Laureate on behalf of the Intergovernmental Panel on Climate Change

Gabriella Fredriksson, Research Fellow, Institute for Biodiversity and Ecosystem Studies, Knight of the Order of the Golden Ark, University of Amsterdam, The Netherlands

Barry W. Brook, Sir Hubert Wilkins Chair of Climate Change and Director of Climate Science, The Environment Institute and School of Earth & Environmental Sciences, University of Adelaide, Australia

Lian Pin Koh, Senior research Fellow, Swiss Federal Institute of Technology (ETH), Zurich, Switzerland

mandano all’opinione pubblica una

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Lettera sulla credibilità scientifica e la conservazione delle foreste tropicali

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nella quale accusano l’ex segretario del GATT e neghista degli inquinamenti industriali e dei cambiamenti climatici Alan Oxley, titolare del World Growth Institute (WGI) e dell’International Trade Strategies Global (ITS), di spargere bufale sui danni alla biodiversità provocati in Indonesia e Papua Nuova Guinea dalle piantagioni di palme da olio che sostituiscono le foreste tropicali. Più in generale Oxley “intorbidisce le acque” e distorce i fatti per promuovere gli interessi delle multinazionali che finanziano i suoi due “think tanks”. Niente contro le imprese di lobbying, dicono i firmatari, per carità: basta sapere che non sono “think tanks” e ponderarne le argomentazioni di conseguenza. 

Dalla lettera si apprende tra l’altro che l’ITS ammette di essere in “stretta associazione” con tre celebri allevamenti di bufale: l’American Enterprise Institute, il Competitive Enterprise Institute e laHeritage Foundation, finanziati da BigOil & Coal. Per Rimbunan Hijau, Sinar Mas e le altre consorelle di BigPalmOil sarà una raccomandazione.

Come dice il collega Jeff Tollefson:

“La lettera arriva in un momento interessante.”

A maggio la Norvegia e l’Indonesia hanno siglato un accordo  REDD in cui la prima versa alla seconda 1 miliardo di dollari in cambio di una moratoria di 2 anni sulle autorizzazioni a trasformare in piantagioni la foresta pluviale e un piano da preparare entro il 2014 che quantifichi la sua riduzione delle emissioni di gas serra. BigPalmOil si sta affrettando a radere al suolo il massimo di foreste prima dei controlli REDD, così tre giorni fa il governo indonesiano ha bloccato la Rainbow Warrior che stava per entrare nelle sue acque territoriali.

Ben educato, il collega non dice che i “think tanks” di Alan Oxley vanno aggiunti alla Sporca dozzina.