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Sarà anche la vigilia, ma è venerdi, è Science. Come sorpresa sotto l’albero, il Fan club troverà la funzione degli elementi che compongono il genoma della Drosophila melanogaster. Solo che la redazione ha tolto melanogaster dai titoli, senza togliere elegans alla Caenorhabditis. Vigliacca.

Fra le letture amene, c’è un’intervista a Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina, 78 anni e un entusiasmo giovanile per l’omeopatia. Dice che per “sfuggire al terrore intellettuale” che gli si è scatenato contro dopo una pubblicazione sorprendente per forma e contenuto (nonché un brevetto rifiutato) va a dirigere un istituto che porta il suo nome a Shanghai, dove il terrore intellettuale è ignoto…

Sono note invece le contraffazioni del Prof. Franco Battaglia, anche se ha appena perso un colpo. Dai climalteranti hanno scoperto che in una frase si è lasciato sfuggire un numero giusto su sette.

In Cina intanto procede spedita la contraffazione dei reperti fossili, scrive Richard Stone, e l’Acinonyx kurteni, un ghepardo del tardo Pliocene, sarebbe un’opera artistica. Alcuni sono realizzati per il mercato internazionale della ricerca e dei collezionisti, la maggior parte ormai viene venduta sul mercato interno, alti funzionari, ricchi personaggi e soprattutto nuovi musei che spuntano in ogni città:

In ottobre, il museo storico di Shanghai ha invitato Zhao Lijun, curatrice di paleontologia al museo di storia naturale Zhejiang  di Hangzhou, a esaminare fossili che intendeva acquistare per una sala da aprire nel 2012.  Zhao ne ha trovato dodici, compreso un ittiosauro di 15 metri, “totalmente falsi”. “Quando ho detto loro la verità, sono rimasti sbalorditi”, ma a difesa del museo va detto che ha rinunciato agli acquisti. Altri musei invece li comprano senza alcuna consulenza o con una consulenza irrisoria… e “i musei locali sono pieni di falsi”.

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Se ve lo regalano, buon Natale lo stesso.