Prenda questo e mi sappia dire


Su PLoS One esce il risultato di un altro esperimento clinico per ridurre il deficit della sanità pubblica.

Ted Kaptchuk di Harvard et al. hanno arruolato via stampa e volantini 80 volontari, al 70% donne, con sindrome da colon irritabile. Li hanno informati – ripetutamente – che avrebbero ricevuto “pillole placebo che, in rigorosi studi clinici, avevano prodotto effetti significativi di autoterapia corpo-mente” oppure niente, e divisi a caso in due gruppi.

Tutti quanti sono stati seguiti, con sollecitudine, da un’équipe del Beth Israel Hospital per quasi tre mesi. Il 59% di chi aveva preso due pillole placebo al giorno per due settimane ha dichiarato di sentirsi meglio, circa il doppio di chi riceve placebo invece di un farmaco, e l’8% ha denunciato effetti collaterali. Del gruppo che non riceveva niente, è migliorato il 35%. Le stesse percentuali erano state ottenute durante un esperimento con un farmaco contro la sindrome in questione.

Inoltre, sembrava che

il personale clinico all’apparenza più esperto e autorevole (per es. medico rispetto a infermiere, dentista rispetto a tecnico) ottenesse una maggior risposta al placebo. Nel nostro studio non abbiamo trovato differenze significative tra un medico-uomo e un’infermiera.

Risolto pure il dilemma etico del mentire o no al paziente su quello che gli si somministra. E funziona anche con i bambini, per dimezzare la dose di psicofarmaci, quando sono i genitori a essere informati.

Adesso serve un test per scoprire a priori i pazienti ai quali il placebo fa male o niente.