Ah, les hommes

A proposito di quello che per un’oca, sost. femm., dev’essere una parodia del macho indistinguibile dall’originale, la speranza è l’ultima ecc. vedi post precedente, Riccardo scrive:

Sono in assoluto disaccordo con te, mia cara ocasapiens. In generale, si potrebbe discutere sui punti “richiesti” dal tizio presi singolarmente. Ma pensaci un momento, prova ad immaginare un uomo con quelle caratteristiche tutte insieme. Kerry Emanuel non merita questo paragone!
“Withdraw, madame, withdraw!” direbbe il nostro visconte preferito da dietro la sua saracinesca rosa.

Madam withdraws as gracefully as she can:

Se me lo chiedi così…
– non è vero che ha la scacciacani (very likely though, fuori Cambridge ce l’hanno tutti per spaventare i puzzoli (ital?) skunks, Mephitidae).
– votava Reagan e Bush Sr, Dubya la seconda volta no
– in chiesa è andato 1 volta a parlare con i cattolici contro il climate change e solo per smentire il prof. Visconti (1)
– gli sta venendo la pancia
Se me lo chiedi di nuovo così, scrivo pure che è vegetariano.

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Riccardo ha fatto bene. Fuori dal giro, pochi sanno chi è Kerry Emanuel e qualche passante rischiava di prenderlo per un ranocchio d’acquasantiera, sciupa-femmine e col bazooka in bandoliera. E’ vegetariano.

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Prima, però in un commento bloccato dal filtro decerebrato di wordpress, P.  Ruiz scriveva:

un insultante paragone tra alcune mie rapide opinioni su l’applicazione di statistica e matematica alla scienza del clima (a cui non ho mai negato la scientificità), le posizioni epistemologiche di Kuhn e Lakatos (che cercavo di condividere con lei, visto che dimostrava una certa competenza) e l’opinione di un decerebrato conservatore americano, probabilmente del tea party o forse più a destra.

Sono molto deluso.

Pensavo che la strategia di character assassination  fosse appannaggio solo del Giornale e di Libero.

Spero che si vergogni almeno un po’. Ma temo che non lo farà.

Madam does not withdraw. Da Climalteranti, sotto il post del 27 gennaio al quale risulta aver contribuito anche se in realtà aveva solo corretto qualche refuso, il prof. Visconti scriveva

La prima sorpresa è che c’è qualcuno che crede ancora alla scienza (oppure la confonde con quella cosa che fanno gli “scienziati”) per poi rinunciare a tutto il complesso percorso della scienza che è pianificare gli esperimenti, interpretarne i risultati e verificare le teorie. Qui in quella che voi chiamate scienza del clima non c’è niente del genere.

Poco dopo, con gli argomenti statistici e filosofici reiterati da agrimensore g e dai globalcoolisti in generale da un ventennio, P. Ruiz dubita della validità dei modelli climatici e rincara

Temo che questa impostazione fideistica vi alieni la simpatia di tanti lettori laici. Quantomeno la mia.

Originale, vero?

E’ l’accusa reiterata qui da M. Morabito, C. Costa, G. Guidi da un triennio e tradotta dal decerebrato con “il riscaldamento globale è politico e religioso”. Come la maggioranza degli uomini, vogliono dettare i propri valori a elettori e non, con o senza un pistola, un pene, un Dio, dei muscoli e carne da mangiare. Da laici non se ne vergognano. Dovrei vergognarmi io?

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(1) da Climalteranti, Feb. 1st 2011 at 11: 28

questa novità che i cattolici siano contrari al capitalismo è da ridere. Non c’è bisogno di leggere Noam Chomsky ma basta leggere uno come Weinberg (questo si caro alla SIF!) su quello che hanno combinato i cristiani nel corso della storia per difendere il capitalismo.